Un successo per Zucchero la data zero del tour “Overdose d’amore” allo Stadio Del Conero di Ancona

di Stefano Fabrizi

In una serata che ha riunito emozioni e ricordi, Zucchero “Sugar” Fornaciari ha inaugurato il tour “Overdose d’Amore” con una data zero davvero indimenticabile allo Stadio del Conero di Ancona, giovedì 19 giugno 2025 che ha visto oltre 15 mila fans di ogni età applaudirlo. L’evento ha segnato l’inizio di un percorso che unisce innovazione e tradizione, portando sul palco un artista che da oltre quarant’anni sa emozionare il suo pubblico con brani intramontabili e nuove sonorità.

L’evento e i dettagli tecnici

La location, strategicamente scelta per il suo fascino e la capacità di accogliere migliaia di spettatori, ha visto l’apertura anticipata dei varchi: i possessori dei biglietti hanno potuto accedere già a partire dalle ore 18.00, preparando il terreno a una performance che ha preso ufficialmente il via alle 21:15. I fan hanno potuto ammirare non solo la musica, ma anche la scenografia studiata con LED wall e un impianto audio all’avanguardia, elementi che hanno contribuito a creare un’atmosfera vibrante e coinvolgente.

Tre ore tra soul, rock e tante emozioni

Fare una scelta di brani tra le oltre 400 composte da Zuccheronon è stata una cosa facile, ma il fil rouge di una scaletta studiata per rappresentare la lunga carriera dell’artista è stata rispettata (anche se alcuni brani storici sono mancati). Tre ore di concerto che ha coperto la lunga vita artistica di Zucchero dai brani classici ai pezzi più recenti che riflettono le evoluzioni del suo sound: l’insieme ha offerto un viaggio musicale in cui il passato e il presente si sono fusi in un’unica, potente emozione. La scelta dei brani, ispirata anche dalle uscite dei concerti precedenti, ha rinvigorito il legame profondo tra Zucchero e il suo pubblico, capace di apprezzare ogni sfumatura del suo repertorio.

La scaletta

E così dopo un’intro con Oh, Doctor Jesus (Ella Fitzgerald cover) cantata da una splendida Oma Jali, è entrato in scena Zucchero con Spirito nel buio e Soul Mama.

 

Poche parole all’inizio e tanta musica che ha visto un susseguirsi di brani come Partigiano reggiano, Vedo nero, Con le mani, Solo con una sana consapevole libidine, Baila, Iruben me, Menta e rosmarino, Un soffio caldo, Il suono della domenica, Donne, Miserere (duetto virtuale con Luciano Pavarotti, al termine Zucchero ha chiesto un applauso speciale per l’amico scomparso).

 

Poi spazio all’orchestra e alla corista Oma Jali con Nutbush City Limits (Tina Turner cover),

Jumpin’ Jack Flash (Rolling Stones) e Honky Tonk Train Blues.

 

Al rientro sul palco Zucchero, chitarra in mano, si è concesso alcune disquisizioni: “ma da quanti anni manco da Ancona”, “c’è nell’aria uno strano odore di m…” (osservazione ripetuta varie volte), “basta veder morire bimbi innocenti” e “il soul ci salverà”.

 

E poi, Madre dolcissima, Dune mosse, Diamante, Per colpa di chi, Diavolo in me. Il bis vede Chocabeck e Hey men. Tutti in piedi per salutare Zucchero, è standing ovation.

La super band, il cuore del live

Sul palco, Zucchero è stato affiancato dalla sua fedele “super band”, un ensemble di musicisti di prim’ordine che ha garantito un supporto impeccabile durante l’intera esibizione. Personalità come Polo Jones (direttore musicale e basso), Kat Dyson alle chitarre, Peter Vettese con il suo Hammond e sintetizzatori, insieme ad altri talenti, hanno contribuito a creare un sound solido e coinvolgente, amplificando ogni nota e ogni emozione trasmessa sul palco. La sinergia tra l’artista e la band ha reso la serata ancora più magica, confermando come la musica dal vivo sappia trasformarsi in un’esperienza unica e irripetibile.

Il legame profondo con il pubblico e il significato della serata

Non si è trattato solo di un concerto, ma di un vero e proprio rituale di incontro tra artista e pubblico. Le emozioni, palpabili in ogni nota e in ogni applauso, hanno ricordato a tutti quanto la musica possa essere un potente strumento di rinascita e resilienza. Zucchero ha saputo, ancora una volta, trasformare il palco in uno spazio di condivisione, in cui ogni brano diventa il simbolo di un percorso personale e collettivo, capace di rincuorare e di risvegliare speranze anche nei momenti più difficili.

Il prossimo capitolo del tour

Dopo questa data zero a Ancona, il tour “Overdose d’Amore” proseguirà con tappe in altre città italiane: Bari, Roma (con due serate al suggestivo Circo Massimo), Torino e Padova. E come culmine, l’evento prenderà una piega ancor più speciale all’Arena di Verona, che ospiterà una serie di appuntamenti straordinari, tra cui una serata che festeggerà il settantesimo compleanno del cantautore. Ogni tappa è stata pensata per rinforzare il legame indissolubile tra Zucchero e i suoi fan, offrendo performance che celebrano una carriera unica e senza tempo.