Una conviviale particolarmente sentita e seguita, quella che l’altra sera ha visto ospiti graditissimi del Panathlon Club di Jesi atleti, allenatrice e dirigenti del Baskin di Jesi. Il BASKIN è l’abbreviazione di “basket” e “inclusivo”; si ispira al basket ma possiede caratteristiche innovative ed è uno sport di condivisione ed inclusione tra ragazzi disabili e normodotati che giocano insieme.
Abbiamo tutti seguito con attenzione quello che Paolo Delfino, presidente e fondatore (insieme a Luca Allegrini, purtroppo assente) dell’ASD New Baskin Jesi, ha spiegato. Una disciplina sportiva che ha, fortunatamente, regole nuove, in cambiamento ed adattabili. Riportiamo quello che l’Associazione Baskin pubblica recentemente: “Il Baskin è una nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative. Un regolamento, composto da 10 regole, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da ragazze). In effetti, il Baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società”.

Cosa ne è emerso? Intanto il superamento di carattere “assistenziale” che sovente si presenta quando sono coinvolti atleti disabili in qualsiasi disciplina sportiva. Ma, soprattutto, come hanno spiegato i giovani Matteo Delfino, capitano della squadra “Orange”(un ragazzo che ama viaggiare, la musica, i musei pur affetto dalla Trisomia 21), e Matteo Stronati, capitano della squadra Black (affetto dalla sindrome dell’X Fragile, che ha ottenuto il diploma di maturità ed ha partecipato ad un progetto Erasmus a Malta, ed oggi espleta un tirocinio presso la segreteria del Sindaco di Jesi), la considerazione e la constatazione di avere, accanto sul campo o in Società, una vera e propria famiglia. Che si confronta come sempre accade nelle famiglie (e questa di Jesi della ASD New Baskin sta assumendo dimensioni molto sostanziose numericamente) e si lavora, si gioca, per raggiungere l’obiettivo non solo di partecipare ma anche, soprattutto, di portare a casa la vittoria.
L’allenatrice Giulia De Santis, con un passato nel mondo del Basket, crediamo possa essere definita un punto di riferimento e di partenza per la Società e per le sue atlete ed atleti. “Sono innamorata di questa disciplina, ha detto, e sto partecipando al secondo anno di corso per diventare istruttore di minibasket”. Soddisfatto il presidente Panathlon di Jesi Andrea Moriconi per il coinvolgimento totale degli invitati, che hanno fatto domande su domande, per arrivare poi alla consegna di felpe personalizzate dalla ditta Onorati Sport ed allo scambio di gagliardetti e doni con il presidente Delfino e Stefano Carletti, giocatore della “vecchia guardia” nel New Baskin.