Nel ricordo del Giubileo dei Giornalisti e l’incontro con Papa Francesco, era il 25 gennaio 2025

di Stefano Fabrizi

Se ne va un personaggio che ha posto segni importanti e a volte rivoluzionari alla Chiesa Cattolica e al Vaticano: Papa Francesco. In tanti ne parleranno e con maggiore competenza. Per me il ricordo di un incontro veloce, tra altri migliaia di fedeli, in occasione del Giubileo del Mondo della Comunicazione durante l’Udienza Generale nella Sala Nervi, il 25 gennaio 2025. E, il pensiero è volato ad un altro Papa, ora Santo, che ho avuto modo di conoscere tanti anni or sono. Due figure che hanno tracciato profondi solchi nel cambiamento della Chiesa ed entrambi che hanno vissuto la sofferenza della malattia come calvario senza risparmiarsi fino al termine.

Papa Francesco, in occasione del Giubileo dei Giornalisti, già non stava bene, ma non ha rinunciato al sorriso e all’ironia sulla sua malattia. Eravamo in tanti provenienti da 138 Paesi. L’obiettivo è stato quello di riflettere sulla comunicazione della speranza in un contesto globale di crisi, conflitti e disastri.

Una delegazione dell’Ordine delle Marche ha partecipato attivamente a momenti significativi come il pellegrinaggio alla Basilica di San Pietro e l’udienza con Papa Francesco, che ha enfatizzato il ruolo dei comunicatori nel costruire società e Chiesa. Papa Bergoglio ha sottolineato l’importanza di una comunicazione autentica e veritiera, definendola “una cosa divina”.

L’evento ha ospitato interventi ispiratori, come quello di Mario Calabresi sulla necessità di raccontare anche il bene oltre al male, Maria Ressa sui pericoli della manipolazione tecnologica e Colum McCann sull’importanza della narrazione per superare isolamento e divisioni. Ogni relatore ha contribuito a una riflessione profonda sulle sfide e responsabilità del giornalismo odierno, proponendo dialogo, empatia e azione collettiva come strumenti essenziali per il futuro.

Inoltre, il Maestro Uto Ughi ha arricchito l’esperienza con un concerto, aggiungendo una nota di bellezza all’evento. Nel complesso, il Giubileo ha offerto spunti preziosi per il mondo della comunicazione, centrati su verità, speranza e coraggio.


Sono ricordi indelebili che mi porto nel cuore. Ora più che mai che il lutto delle perdite terrene si fa dolore recente.


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