
di Giovanni Filosa
Sofia Sacchi è una giovane adolescente in guerra con il mondo e con la sua inquietudine.
Sua madre è in coma da diversi mesi in seguito a un banale incidente stradale causato da una persona rimasta sconosciuta. La vita di Sofia continua nonostante tutto, ma lei vorrebbe qualcosa in più dalla sua esistenza, uscire dall’odierno appiattimento del mondo giovanile ed essere considerata dagli altri come quella che… non sa neanche lei cosa. Giuliani Pietro ha ancora il cognome prima del nome quando si presenta per la prima volta nella stessa aula scolastica della ragazza. Sofia rimane colpita dall’aspetto malinconico e dall’indubbio fascino del giovane. I due ragazzi hanno qualcosa che li unisce: un lato nascosto da rivelare all’altro. Toccherà al bizzarro ma carismatico prof di lettere, Giuseppe Pietrasanta, consolidare quella giovane amicizia.
“Il nome prima del cognome”(CSA Editrice) mostra il malessere ma anche i buoni sentimenti degli adolescenti e sottolinea la loro fatica per ritagliarsi uno spazio nel mondo. Lo fa usando il metro della leggerezza ma anche il linguaggio schietto dei ragazzi”.
Questa la “storia” che Sergio Cardinali ci presenta con una scrittura profonda, che tocca le corde dei giovani, le loro fragilità ma, soprattutto, la quotidiana sfida per raggiungere la maturità.
La strada lunga, il profilo di una gioventù che si affaccia, dopo tre anni di scuola, al mondo che li confronterà con i grandi e con fatti accaduti, ancor più grandi di loro, sono elementi che fanno del romanzo di Sergio Cardinali, docente, musicista, scrittore, attore, autore jesino, una personalità che sa leggere la propria generazione. Perché è la materia del suo lavoro: dare una personalità a chi forse si sta perdendo, sempre in lotta col mondo, la famiglia e i compagni, e non viene compreso fino in fondo.
Ne abbiamo parlato con l’autore Sergio Cardinali in una breve intervista.