C’è una tribù che balla all’Arena Vitrifrigo di Pesaro. Debutto del Palajova da incorniciare per Lorenzo tra ricordi, ritmi, tecnologia e sentimenti / VIDEO, foto e recensione del live

di Stefano Fabrizi

C’è una tribù che balla in questi giorni all’Arena Vitrifrigo (dal 4 all’8 marzo 2025, il 6 riposo) grazie a Jovanotti. Il 4 marzo 2025 la data zero del tour Palajova, 50 concerti tutti da sold out.

Rodaggio superato

La prima data di solito è quella di rodaggio e per Lorenzo, pure essendo un “animale da palcoscenico”, lo è stata maggiormente dato che era dal 2022 lontano dal palcoscenico (Jova Beach Party Tour 2022), prima il covid e poi la brutta caduta dalla bici a Santo Domingo (15 luglio 2023), poi la lunga riabilitazione. E che dire: vederlo saltare come un grillo sul palco, terapia e forza di volontà (che non fa difetto al nostro) hanno avuto ottimi risultati.

I mass media presenti

Per questa prima erano presenti tutti i colleghi della stampa nazionale (organizzati e gestiti dalla Goigest di Dalia Gaberscik). Tra loro un grande abbraccio con due amici di sempre: Marcella Sullo di Radio1Rai e Andrea Spinelli di QN.

Le Marche e Lorenzo

Anche in questo tour c’è da sottolineare il filo che lega Lorenzo alle Marche sia in quota di amicizie (Valentino Rossi, tanto per indicarne uno)  che quella professionale. Tra i nomi da citare in bella vista il musicista ascolano Saturnino Celani (al basso) che accompagna da una vita l’artista. Poi lo stilista di Monte San Vito Nick Cerioni e non poteva mancare la chef di Jesi Maria Vittoria Griffoni.

Gli ospiti

In questa data sono venuti a trovarlo lo scrittore torinese Alessandro Barrico (a cui Jova dedica la canzone sull’amicizia “Ti voglio un bene dell’anima”) e l’atleta marchigiano Gianmarco “Gimbo” Tamberi (“Ancora non ci conosciamo bene, ma ho visto che c’è feeling tra noi”) e per i prossimi appuntamenti ci saranno altri amici, più o meno a sorpresa, come Luca Carboni.

Un momento da assaporare

L’arena pesarese è stracolma ed è un bel vedere l’allegria e la compostezza dei presenti. Il primo impatto è con la scenografia: minimale sul palco, ma altamente tecnologica. Ne parliamo più avanti. Dopo l’esibizione d’apertura della giovane cantautrice Nicol, arriva lui. Sale sul palco con un frac rosso. Sul grande schermo comparirà la scritta “Tutti per uno, uno per tutti”. E’ una ovazione.  Si ferma in mezzo al palco come ad assaporare questa momento tanto atteso: “Grazie di avermi aspettato. Bentornata gente”. E il pubblico risponde con tanti fogli con scritto “bentornato”.  L’evento si apre con un viaggio che percorre la vita personale e professionale del cantautore di Cortona. Dove tra immagini esotiche e potenza della natura, c’è anche Lorenzo in bici e in ospedale dopo l’incidente di Santo Domingo.

I fiori e il tappeto

Ci sono, tanti momenti da ricordare. Due ci sono rimasti particolarmente impressi: i fiori e il tappeto. Lorenzo si è presentato a metà concerto con un mazzo di fiori bianchi che ha lanciato verso il pubblico (come simbologia dei fiori d’acciaio appesi sopra il pubblico della platea). Alle sue spalle scorrevano le immagini del Jova Beach. Poi, l’artista ha richiamato l’attenzione del pubblico sul tappeto posizionato in mezzo al palco. “Questo tappeto è di casa mia – ha detto Jova – Me lo porterò in tutte le date per ricordarmi l’importanza della famiglia. In alcuni paesi il tappeto simboleggia proprio la casa e se anche sei nel deserto basta sederci sopra per essere in un ambiente accogliente”.

La scaletta

In scaletta da L’ombelico del mondo, a Mezzogiorno, da I love you baby a Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, da Le tasche piene di sassi a Mi fido di te e solo cinque nuovi brani: l’apertura dello show con Montecristo, la title track dell’album Il corpo umano, Fuorionda e Un mondo a parte. La chiusura con Sono un ragazzo fortunato e prima di lasciare il palco Jovanotti ha fatto un appello alla pace e ha cantato Se lo senti lo sai. (sotto la playlist completa)

Gli effetti speciali

Gli effetti speciali che accompagnano la performance arricchiscono uno show che diventa un contenitore di contraddizioni che convivono armonicamente. Protagonisti della scena anche i video che scorrono dietro l’orchestra. E così Jovanotti assume sul pannello alle sue spalle varie forme. Dall’animazione, al cubismo, alla spiritualità. Il suo viso e il suo corpo diventano mille volti e mille corpi. Gli effetti speciali hanno arricchito lo show, trasformando Jovanotti in varie forme sul pannello alle sue spalle: dall’animazione al cubismo, fino alla spiritualità. Il suo viso e il suo corpo sono diventati mille volti e mille corpi, creando un’esperienza visiva unica.

La scaletta del 4 marzo 2025 (nella prossime date potrebbe avere delle modifiche)

 

Montecristo

L’ombelico del mondo

Tensione evolutiva

Mezzogiorno

Il più grande spettacolo dopo il Big Bang

101

Mi fido di te

Un bene dell’anima

 

Medley funk:

Questa è la mia casa, Mani in alto, La tribù che balla, Oh, vita!, Muoviti muoviti, Tanto tanto,

Falla girare, Megamix

 

Ragazza magica

Raggio di sole

Un mondo a parte

 

Medley lento:

Come musica, Io ti cercherò, Punto, Serenata rap

 

A te

L’estate addosso

I love you baby

Gli immortali

Le tasche piene di sassi

Ricordati di vivere

Fuori onda

Sabato

Yalla yalla – Ti porto via con me

Penso positivo

Il corpo umano

Ragazzo fortunato

Al termine del concerto non possiamo che dire che bravo. Jovanotti è ritornato con una carica incredibile e anche con una maturità che questo periodo di difficoltà è decisamente accresciuta. E come sempre quello che conquista di questo artista è la sincerità con cui si pone: non ci sono filtri o tentativi attoriali: Jova è Jova. Il concerto è una ottima sintesi tra musica con una band strepitosa, ritmi che ti fanno ballare, tanta tecnologia (mai fredda e fine a se stessa), una grande scenografia della quale il pubblico è parte essenziale. Lunga vita a Lorenzo.

I post di Jovanotti su Istagram

 

Appena un’ora dopo la fine del concerto, ha postato anche un video: “Accoglienza incredibile di voi che c’eravate. E’ stata proprio una prima! Voglio condividere la gioia di questa sera, per essere tornato sul palco, con voi e con tutti i grandi professionisti che ha messo insieme questo show. Una bomba, ci siamo divertiti da pazzi, mi sono sfasciato come sempre sul palco, anche se dovrei stare più tranquillo. C’erano anche le mie ragazze. Mi sono divertito un sacco, una scaletta figa, uno spettacolo che penso sia molto divertente: l’idea è che sia uno show che faccia stare bene la gente che faccia passare due ore e mezzo in allegria in mezzo alla musica. Siete stati fantastici, grazie!”

 

La mattina del 5 marzo: “Ho dormito molto poco, si chiama adrenalina. La mattina dopo la “prima” è piena di sole e stasera si replica lo show. Adesso mi ricostruisco e nel pomeriggio prima di aprire il Palajova di Pesaro facciamo una riunione per dirci come è andata con tutta la squadra, è andata bene benissimo strabenissimo quindi sarà una riunione breve, soprattutto per dirci avanti tutta – scrive stamattina sui social –. Quando solo salito sul palco e vi ho visto è stata la botta più forte da quando salgo sui palchi. Ci siamo divertiti, la band è pazzesca e la macchina scenica è proprio come l’abbiamo pensata, è una ferrari a energia floreale, solare, umana. Una ferrari a pedali e a petali che va alla velocità della luce e a passo di danza. Danza! ci vediamo in giro. Grazie ancora per questa accoglienza”.

Dal comunicato ufficiale

Lorenzo è on stage!

Come un elastico si è allontanato, ha accumulato energia e ora è arrivato il momento di esplodere. Più di due anni per prendere lo slancio per arrivare con maggiore forza e oggi finalmente Jova è in concerto, più forte che mai!

 

La gioia, il dolore, l’entusiasmo, la fatica, la determinazione, il sudore, la speranza, gli interventi, la ripresa, la fisioterapia, le risate, la disperazione, la voglia, tutto sul palco per questo debutto che ha il forte sapore di una ripartenza di tutto, di un tornare a fiorire.

Dopo sette anni dall’ultimo tour nei palazzi dello sport, dopo le estati in spiaggia che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei live, tornano finalmente le canzoni di Lorenzo con il loro vestito più bello.

Dopo aver innovato i live show con passerelle rotanti, fulmini di led, palchi diffusi, stage B, Kontiki stage, lampadari, decine di ore di concerto con centinaia di ospiti, PALAJOVA mette al centro le canzoni per 145 minuti.

Tutto in questo show è al servizio della musica.

 

Lo show, prodotto – come da trent’anni a questa parte – da Trident Music di Maurizio Salvadori, parte da quando si entra al Palasport dove un impianto scenico nuovo, mai visto, invita ad entrare nella JovAtmosfera, nel mondo di Lorenzo, al PALAJOVA!

 

Sul palco con Lorenzo una band incredibile, “la miglior band che abbia mai avuto”, un ensemble di tredici solisti a disposizione delle canzoni che accompagnano da anni la vita della tribù che balla che ha salutato questo debutto con trentasette date su cinquanta già sold out.

 

Sarà la voglia di riascoltare quella musica, sarà l’astinenza di anni senza Jova, sarà la band eccezionale ma le canzoni di Lorenzo non sono mai state così potenti, così trascinanti.

 

In scaletta da L’ombelico del mondo, a Mezzogiorno, da I love you baby a Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, da Le tasche piene di sassi a Mi fido di te e solo cinque nuovi brani: l’apertura dello show con Montecristo, la title track dell’album Il corpo umano, Fuorionda e Un mondo a parte.

 

Lo show fiorisce con la musica di Lorenzo, che segna il suo ritorno in scena ma anche il ritorno alla sua passione più grande, la musica live.

 

Lo show è essenziale, il set è pulito. Come un giardino giapponese, ogni foglia è al suo posto. Ogni frammento è di grande valore e l’insieme è potente e mai visto. Ogni fiore che sboccia ci ricorda che il mondo… non è stanco dei colori.

 

Una sirena gli ha tagliato la strada ma ora lo guida come il sole fa con i fiori al mattino, aprendogli nuovi orizzonti e facendo sbocciare tutta la sua luce. E così, con il vento della musica, Lorenzo è pronto a fiorire ancora una volta, portando il PALAJOVA in un viaggio che profuma di libertà, energia, colori e vita.

LA BAND

 

La “J street band” per la prima volta in questa inedita formazione

TECNOLOGIA E DESIGN

 

Il progetto e la direzione artistica dello show sono di Lorenzo e di Sergio Pappalettera che da trentacinque anni collabora con Jova per il progetto grafico dei suoi album e per l’art direction dei live show.

 

Per il PALAJOVA Lorenzo ha voluto un allestimento “dritto”: un solo maxi schermo 22×8 e dieci fiori con pod rotanti da 1300 kg l’uno che viaggiano per 50 metri lungo i palasport ad un’altezza variabile (a partire da 15 metri da terra).

 

Il movimento dei fiori è verticale e orizzontale, ruotano su sé stessi e possono tiltare ossia inclinarsi di 45 gradi per fare in modo che ogni fiore possa essere osservato da ogni punto del palasport.

 

I fiori sono valorizzati tramite un sistema di luci dedicate, con altri 140 fari. All’interno del cuore del fiore ogni foglia ospita un faro controllato in trasmissione digitale multipla (DMX) dalla consolle con cui è possibile sviluppare innumerevoli effetti di luce.

 

I fiori viaggiano su due binari appesi. Ciascun binario contiene 5 pods rotanti, per un peso totale di 19 tonnellate cadauno.

 

Le luci sopra al palco chiamate gigapod o autopistas pesano 2 tonnellate cadauna e sono movimentate da 12 motori a velocità variabile in synch con altre truss singole davanti al video controllate da altri dieci motori a velocità variabile che consentono una corsa anche di 20 mt al minuto.

 

Il progetto set design è di Giorgio Josh Geronim che ha curato con Lorenzo ogni singolo quadro scenico.

 

L’ingegnere del suono è Pino “Pinaxa” Pischetola, che oltre a seguire il lavoro in studio di registrazione dal 2004, collabora a tutti gli show di Lorenzo dal 2013.

L’impianto audio del PALAJOVA è dal punto di vista tecnico quasi minimale ma ogni elemento scelto è del massimo livello qualitativo disponibile sul mercato a partire dalla scelta del front end analogico progettato da Yamaha con Rupert Neve Design che cattura i segnali dei vari microfoni e della strumentazione dei vari solisti con tecniche più vicine allo studio di registrazione che al classico live. Il tutto confluisce al front of house in un potentissimo mixer digitale che gestisce i 128 canali provenienti dal palco.

É presente anche un potente computer per la programmazione delle varie scene che permettono di avere settaggi diversi per ogni singola canzone.

A completare il setup un impianto audio di ultimissima generazione da 200 mila watt, gestito dall’eccellenza nel campo di Antonio Paoluzi, con una potenza tale da riprodurre l’intera dinamica presente in un concerto di Lorenzo che spazia in tantissimi generi musicali.

Un’altra caratteristica unica dell’impianto PA è che nonostante il suo volume elevato non ha rientri sul palco grazie alla sua configurazione a cardioide. Con questo sistema i musicisti riescono ad avere una qualità di ascolto sul palco di una pulizia senza precedenti.

 

La squadra del suono comprende anche Fresco, dal 2007 collaboratore di Lorenzo, che oltre ad assistere Pinaxa durante il concerto, si occupa della selezione musicale pre show. 

 

I visuals e la live AI sono di Sugo Design. La creative direction e i live visuals sono di Stefano “Steve” Polli che per la prima volta utilizza l’AI per dare una prospettiva in costante divenire a ciascun frame, dalla diretta video proposta sul maxi schermo alle speciali elaborazioni grafiche dei contenuti.

 

Il guardaroba di Lorenzo è stato creato custom da Dior By Maria Grazia Chiuri. 

Tutti i costumi di scena sono curati da Nicolò Cerioni che collabora con Lorenzo dal 2011.

OPENING ACT

 

Le opening act saranno affidate ad Axell e Nicol.

 

La prima artista ad esibirsi sul palco del PALAJOVA sarà Nicol che si esibirà a Pesaro il 4 e il 5 marzo. Giovane cantautrice, Nicol è una delle voci emergenti più intense del panorama italiano. Non 2022 si è esibita live nelle tappe di Barletta e Milano Bresso del Jova Beach Party. Dopo aver presentato il brano “Come mare” sul palco di Sanremo Giovani, il 20 novembre ha pubblicato “Viscere” feat. Fabri Fibra (Columbia Records/Sony Musci Italy), contenuto nella colonna sonora della serie Netflix “Adorazione” – in cui l’artista interpreta Arianna – insieme a “Ritornerai”, sempre di Nicol.

CHE COSA SONO I FIORI

 

Tra hit, ballad e medley senza respiro arrivano le parole della grande poetessa Mariangela Gualtieri di cui Lorenzo è grande estimatore perché i fiori nascono spontanei e ci insegnano a non chiuderci nelle gabbie, a volgere lo sguardo alla nostra vera natura e a guardare fuori di noi, a riscoprire l’incanto della meraviglia che ci consente di accogliere in noi lo stupore come quando eravamo bambini.

 

…”Che cosa sono i fiori?
non senti in loro come una vittoria?
la forza di chi torna
da un altro mondo e canta
la visione. L’aver visto qualcosa
che trasforma
per vicinanza, per adesione a una legge
che si impara cantando, si impara
profumando”…

 

Che cosa sono i fiori di Mariangela Gualtieri è tratta da Senza polvere senza peso, (Einaudi editore, Torino 2006)

PARTNER E SPONSOR

 

Il tour è prodotto da Trident Music

 

Main Partner

Celly

MD

 

Green Energy Partner

A2A

 

Palajova is connected by

TIM

 

Official Partner

Calliope

Promo Turismo Friuli Venezia Giulia

 

Il tour viaggia con Frecciarossa

 

Il Media Partner è Urban Vision

 

La radio ufficiale del Palajova è

Radio Italia solomusicaitaliana.

 

Official Career

Eventi in Bus

 

Technical Partner

Zeus

Le foto e i video in pagina sono tratti dai social e dal profilo istagram di Jovanotti tranne “Palajova a Pesaro clip di Jovanotti del live” fornito dall’ufficio stampa

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