Dopo l’introduzione di Annalisa Marcucci, fashion designer, presidente dell’Unione stilisti delle Marche si sono aperti i lavori.
Lo special guest della pomeriggiata, come era previsto, è stato l’ing. William Nonnis, consulente esperto di digitalizzazione e innovazione della presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha rappresentato nei dettagli la situazione dell’Italia in Europa e nel mondo.

A lui hanno fatto eco:
– il tecnologo esperto di Web 3D Matteo Malatiniche ha presentato in modo spettacolare l’uso dell’arte digitale, del metaverso, della realtà aumenta per aggiornare le professioni creative,
– l’avv. Clizia Cacciamani che ha illustrato le leggi in materia di brand aziendale e di prodotto, brevetti e tutela della proprietà morale ed intellettuale,
– il sottoscritto psicologo ed ergonomo Giordano Pierlorenzi che ha sottolineato lo status e il ruolo primario e inderogabile dell’uomo nell’intero processo progettuale, confrontando con analogie tra sinapsi e algoritmi, le funzioni di raccolta, codifica, selezione e recupero della memoria umana e quelle tecnologiche della memoria digitale più vasta e implementabile a dismisura.
La sentenza unanime: l’AI non è un nemico, ma una opportunità da cogliere!
Ecco lo scenario attuale e di breve termine in Italia in materia di digitalizzazione:
– 37% di analfabeti digitali,
– 19° posto dell’Italia in Europa per digital devices con un paradigma vecchio con gab digitale e 0,5 di crescita potenziale, perchè l’aggiornamento richiederebbe 15 anni per risultato atteso,
– il ruolo di spettatori potrebbe riservarci lo scenario internazionale che vede l’USA e la Cina, paesi tra i più fortemente digitalizzati, la Romania emancipata per uso di criptovalute e l’Albania ben attrazzeta digitalmente,
– l’AI è oggi usata in Italia in almeno 4 settori importanti: medico-sanitario, educativo, finanziario, logistico-produttivo.
E’ un fatto acquisito: siamo tutti iperconnessi.
Il digitale è la quarta dimensione dell’uomo di cui tre sono interne, come sosteneva la filosofia greca,- fisica, psicologica, pneumatologica -, e ora quella digitale, esterna, appiccicata come uno scafandro, una tuta invisibile.

Cerchiamo dunque, di imparare l’uso corretto dello smartphone, del tablet e di internet, aggiornandoci periodicamente per competere in ogni campo della vita sociale, affrontando con capacità le minacce possibili.
Che cosa occorre fare:
– formazione nelle scuole di ogni ordine e grado e ll’università della terza età
– promozione della cultura digitale e conoscenza dell’uso corretto degli strumenti correlati,
– orientamento alle nuove professioni emergenti e alle dinamiche occupazionali per il reset digitale delle job skill, senza paura, anzi con ottimismo,
– accesso alle fonti dati e uso delle blockchain.
E allora l’AI sarà utile ovunque, anche nel campo del design e della moda.