Pubblicato il 29 Luglio 2024
di Anna Maria Morsucci*
Sabato sera (27 luglio 2024), l’area Sferisterio di Macerata si è illuminata con un tripudio di musica, colori, luci e applausi per la rappresentazione de La Bohème di Giacomo Puccini. L’opera, l’ultima nel cartellone del 60esimo Macerata Opera Festival, è tornata in scena dopo nove anni in un’arena gremita e verrà replicata il 2 e l’11 agosto. L’allestimento, che ha debuttato con successo nel 2012, porta la firma del regista Leo Muscato, premiato a suo tempo con il prestigioso Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Questo adattamento colloca la storia nel tumultuoso 1968, durante le contestazioni del “Maggio Francese”, offrendo una rilettura innovativa ma rispettosa dell’opera originale, ambientata da Puccini nella Parigi degli anni Trenta dell’Ottocento durante il periodo della “Rivoluzione di luglio”.
Un allestimento rispettoso e attuale
L’interpretazione di Muscato non stravolge l’opera ma ne esalta l’universalità dei temi: la spensieratezza della gioventù, l’amicizia, l’amore, la povertà e il dolore per la perdita dei propri cari. I quattro quadri tradizionali sono trasformati: il Caffè Momus diventa un loft, la Barrière d’Enfer una discoteca, la soffitta una fabbrica occupata e l’ospedale un luogo di commiato per la dolce Mimì, affetta da una malattia polmonare. La scenografia, ricca di dettagli degli anni ’60-’70, ricrea con precisione l’atmosfera dell’epoca, tra manifesti di lotta di classe, letti a castello, sedie fiorate e poltrone zebrate.

Interpreti di grande talento
In una arena gremita che ha sfiorato il tutto esaurito (con 2.136 spettatori). gli interpreti hanno ricevuto calorosi applausi: Mariangela Sicilia (Mimì), Daniela Cappiello (Musetta), Valerio Borgioni (Rodolfo), Mario Cassi (Marcello), Vincenzo Nizzardo (Schaunard) e Riccardo Fassi (Colline). Il tutto arricchito dalle scene di Federica Parolini e dalle esecuzioni dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, del Coro Lirico Marchigiano Bellini e dei Pueri Cantores di Domenichino Zamberletti. Il palco, animato da circa 250 persone, ha celebrato la vigilia di Natale con il suggestivo lancio di palloncini, creando un momento magico.
La storia di un amore tragico
La Bohème, opera in quattro atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, debuttò nel 1896 al Teatro Regio di Torino. Ispirata al romanzo di Henri Murger “Scènes de la vie de bohème”, narra le vicende di quattro giovani amici e artisti che, nonostante le difficoltà economiche, vivono la loro giovinezza con allegria e spensieratezza. Il dramma si intensifica con la storia d’amore tra la ricamatrice Mimì e lo scrittore Rodolfo, affrontando le avversità con spirito di avventura, fino a quando la dura realtà non li schiaccia. Le melodie indimenticabili di Puccini e le innovative soluzioni orchestrali trasformano una vicenda quotidiana in pura poesia, godibile anche dai neofiti dell’opera grazie ai sottotitoli in italiano e inglese.
Notte Morricone: una serata di danza e musica
Oltre alla programmazione operistica, giovedì 1 agosto debutterà allo Sferisterio una nuova creazione, Notte Morricone, in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto. Ideata dal coreografo spagnolo Marcos Morau, la serata sarà un omaggio alle musiche di Ennio Morricone, celebre per i suoi temi per “Nuovo Cinema Paradiso”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “C’era una volta in America”, “Per un pugno di dollari” e “Uccellacci e uccellini”. Un’estate ricca di emozioni artistiche aspetta gli spettatori al Macerata Opera Festival, un appuntamento imperdibile per gli amanti della grande musica e del teatro.
Per info: www.sferisterio.it/
Le foto in pagina sono di Luna Simoncini (g.c.)
*giornalista