Con Daniele Silvestri si torna al centro della musica. Un successo il live a Jesi per il Festival Pergolesi Spontini

di Marco Chiatti

In un’epoca in cui i concerti sono diventati ormai spettacoli a 360 gradi dove tutto (luci, grafica, immagini, danze) prevale sulla musica, il live di Daniele Silvestri ci ha ricollocato esattamente al centro della musica, vista dalla prospettiva di chi la musica scrive e suona.

“Il Cantastorie Recidivo” (questo il titolo del tour di Daniele Silvestri) è andato in scena sabato sera 27 luglio 2024 in Piazza Federico II a Jesi per il 24^ Festival Pergolesi Spontini.

“Il Cantastorie recidivo” nasce per celebrare 30 anni di musica. 30 anni durante i quali Silvestri ha dimostrato una sensibilità particolare nel raccontare le storie della vita quotidiana,
affrontando tematiche sociali e politiche in modo diretto e poetico. Storie che hanno descritto in maniera sincera, ironica e romantica il nostro paese e chi lo abita. Una combinazione di talento artistico, impegno sociale e versatilità stilistica, che lo hanno reso una figura tra le più significative della scena musicale italiana.

Tornando al concerto, si è trattato di una vera chicca, soprattutto per gli amanti della buona musica, quella suonata davvero. Uno spettacolo senza click, senza alcuna base, senza una vera scaletta: c’era una sorta di traccia puntualmente disattesa dallo stesso Silvestri che durante lo show ha spesso eseguito brani fuori programma. Fra questi una deliziosa rilettura di Disamistade di De Andrè.

Daniele Silvestri a Jesi 240727, ph Agostinelli

Il fil rouge dello show è quello del cantautore che racconta le storie da cui nascono le sue canzoni, e Silvestri lo fa dosando accuratamente le parole, senza mai eccedere, regalando una chiave di lettura, ma lasciando anche molto spazio alla propria interpretazione personale di ognuno degli ascoltatori. Ci sarà anche un po’ di Dna nel suo sapersi raccontare: il padre Alberto, infatti, era un grande autore televisivo, aveva collaborato in particolar modo con Maurizio Costanzo, come coautore del Maurizio Costanzo Show (dal 1982) e con Maria De Filippi (Amici, Uomini e donne, C’è posta per te).

La musica suona bene, la qualità sonora è eccellente, gli arrangiamenti sono intelligenti e restituiscono la netta sensazione di un suono pieno, quasi orchestrale, anche se creato solo da un trio sul palco.

Con il popolare cantautore al piano, chitarre e voce, fanno un grande lavoro di cucitura sonora e vocale Marco Santoro al fagotto, tromba e voce, Davide Savarese alla batteria e alle percussioni. Ha aperto il concerto Elisa Coclite, in arte Casadilego, polistrumentista e voce che aveva già incantato giudici e pubblico della 14^ edizione di X Factor Italia.

Il concerto non eccede mai nei toni e nei volumi, e regala perfino un finale incandescente con tutto il pubblico sotto il palco a cantare insieme e ballare sulle note di una rilettura in stile Jannacci di “Salirò”, per poi scatenarsi sui ritmi sempre festosi della “Paranza”.

A cura di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *