Demanio Marittimo 2024, una notte in spiaggia a parlare di “Rovine&Ripari”. Grande successo per la serata dedicata all’arte e all’architettura a Marzocca di Senigallia

di Irene Carloni

È con le tenui sfumature delle prime luci dell’alba mentre il sole sorge all’orizzonte che si conclude la XIV edizione del Demanio Marittimo. KM-278 a Marzocca di Senigallia, il festival dedicato all’arte, all’architettura, al design e alla dimensione adriatica, curato da Cristiana Colli e Pippo Ciorra.


Un appuntamento estivo che è divenuto ormai un punto di riferimento per studiosi e appassionati: una vera e propria maratona, un susseguirsi ininterrotto di narrazioni, presentazioni di progetti e riflessioni, per un totale di 15 incontri con 52 relatori tra architetti, storici dell’arte e dell’architettura, direttori di musei, curatori, filosofi, critici letterari e ricercatori. Durante la nottata a cavallo del 19 e 20 luglio, per dodici ore consecutive è stato affrontato un tema particolarmente (purtroppo) attuale, racchiuso nel titolo di questa edizione: Rovine&Ripari.


Dialoghi che hanno innescato ragionamenti a partire dal numero sempre più crescente di rovine, risultato non solo di conflitti e catastrofi, ma anche della frenetica rapidità con cui ogni cosa nella cultura occidentale diventa archeologia, fino alla necessità quindi, di trovare soluzioni che portino ad altre forme di riparo e di conseguenza anche di protezione, per contrastare iperconsumi e disuguaglianze sociali. Insomma un programma denso di ospiti e contenuti, ordinati rigorosamente e divisi in base alle tematiche. La suddivisione tra rovine e ripari si è riscontrata anche nell’allestimento che, come di consuetudine, è stato il risultato della selezione di un progetto studentesco del concorso della SAAD, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino. Quest’anno i vincitori erano Fatijon Ademaj, Michele Forti, Qendron Mema, Gloria Seri, Elisa Valori con il progetto OLTRE. Dei pannelli semplici e leggeri delimitavano le due aree creando dei piccoli palchi con schermi laterali dove Cristiana Colli e Pippo Ciorra hanno moderato tutti i dialoghi.


A dividerli era l’installazione TALAMO, del collettivo toscano Lemonot (Sabrina Morreale e Lorenzo Perri), che somigliava a un grande letto leggero, scomposto, sospeso e abitabile. Una scultura interattiva che può essere plasmata sia dalla gravità che dalle persone che hanno potuto sedersi o sdraiarsi sopra. Sembrava prendere vita, dando quasi l’illusione di movimento continuo come quello delle onde del mare. Insomma, anche se sembrava un letto di design, era un’opera che puntava a reinventare i gesti e confrontarli con quelli di chiunque vi entrasse in contatto, sicuramente differenti gli uni dagli altri: nel suo costante farsi e disfarsi, rappresentava un oggetto vivo e agitato.


Ad aprire la serata l’omaggio al Maestro del Territorio che quest’anno ha celebrato il fotografo Guido Guidi in un dialogo con i curatori della mostra che lo vedrà protagonista al MAXXI di Roma a fine anno: Simona Antonacci, curatrice di fotografia del MAXXI, Carlo Birrozzi, direttore dell’Istituto Centrale del catalogo e la documentazione, e Margherita Guccione, direttore scientifico Grande MAXXI.  Massimo Raffaeli, Aldo Bonomi e Giovanni Russo hanno ricordato i 100 anni di Paolo Volponi, per lasciare poi la parola a Andrea Viliani e Davide Quadrio che hanno dibattuto con Massimiliano Tonelli riguardo esperienze speciali e storie esemplari nell’ambito dei beni culturali. Centralità del Vivente e dimensione spirituale sono state al centro delle riflessioni di Marco Dotti, Francesco Benelli, David Monacchi. La legacy di Guglielmo Marconi a 150 anni dalla nascita è stata affrontata in molti modi: dalla filosofia della scienza con Cosimo Accoto, al fronte dell’archivio e della produzione editoriale legata alla radio con Andrea Borgnino, fino alla performance d’artista con Giovanni Gaggia.


I racconti dei progetti, delle visioni, del ruolo dei premi in architettura sono stati narrati dagli architetti Gustav DüsingAnna SalaPietro Martino Federico PizziGrazzini Tonazzini Colombodal film dedicato da Tom Piper al lavoro dei Lot-Ek, con Ada Tolla da una pattuglia di storici e critici come Bianca FelicoriGiulia MenziettiLisa Andreani, Francesco Benelli.  Sono state presentati il video “Grace” dell’artista Alix Boillot ed esperimenti di public design del collettivo HPO, col tavolo TTT.


Ad accompagnare il pubblico fino all’alba è stata la maratona video con il film WE THE OTHERS di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni dedicato ai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana introdotto da Marva Griffin e il documentario Energie in movimento. Gagliano Aterno, paese futuro, diretto da Beatrice Corti e prodotto da 3DProduzioni. A chiudere la serata, tre corti di Ewa Effiom, Laura Hurley, George Guledani, co-prodotti dal MAXXI e dalla piattaforma LINA.


La serata è stata arricchita dalla piacevolissima esperienza gastronomica a cura di Pandefrà e Varnelli.


La manifestazione è promossa dalla rivista MAPPEGagliardini Editoredall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278 con la collaborazione del MAXXI, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni. Con il contributo del Comune di Senigallia.
Media partner della XIV edizione di Demanio Marittimo. KM-278 sono: Artribune, LaRivistaCulturale.com, Linkiesta Etc, RAIPLAY SOUND, Untitled Association

 www.mappelab.it

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