di Stefano Fabrizi
Leggere “Per la vita. Storia dinamica di una vita immobile” di Michele Cesari è come essere catapultato in un girone infernale. Non è un romanzo, ma una serie di annotazioni dettate a volte dal cuore e altre dalla ragione, che spiegano come pur essendo dalla parte della ragione si è costretti a subire angherie, vessazioni e anche parole che sanno di derisione.
Noi Michele lo conosciamo come autore di versi (In cammino e Tra sentimento e passione) dove si possono trovare momenti lirici di grande intensità, specialmente perché visti da una compagna per lui inseparabile, la sedia a rotelle. Liriche che ci danno l’immagine di una persona che riesce a liberarsi dalle catene per far fluttuare fantasie a volte piene di dolcezze e altre di profonde malinconie. In questo suo viaggio di poeta ha trovato sul suo cammino un’altra artista, Francesca Farroni, che con le sue immagini arricchiscono i volumi di preziose opere d’arte.
“Per la vita. Storia dinamica di una vita immobile” è un’opera autobiografica, nata da quando il 47enne, tetraplegico a causa di un vaccino antipolio iniettato a pochi mesi di vita, riscrive la sua storia, fatta di amore incondizionato da parte della sua famiglia e di tanti veri amici che ha incontrato nella sua vita, ma anche di disinteresse, ostruzionismo e addirittura bullismo (“Sono un bullizzato dallo Stato”, afferma Cesari). Una curiosità: sulla copertina troviamo dei numeri (55, 118, 122 e 41) che, spiega l’autore “hanno una forte attinenza con le mie vicende recenti e lontane”.
Michele si racconta dall’infanzia fino ad oggi e da ogni esperienza assorbe il meglio con grande coraggio e caparbietà, e rinasce più forte che mai. Nelle pagine scritte di getto troviamo la sua costante lotta per essere trattato “da normale”, la critica feroce verso chi si trova, a vari livelli, a governare questo Paese e la denuncia verso uno Stato troppo carente nei confronti della disabilità . Ma c’è anche tanto amore e tanta forza, le emozioni espresse in toccanti pennellate poetiche di cui Michele è maestro, le delusioni che fortificano e le battaglie legali per avere giustizia. Nonostante le grandi avversità del passato e quelle del presente, Michele non demorde e guarda fiducioso al domani, un forte messaggio per i cosiddetti “normali” e non.
Della sua opera Cesari spiega che “è un libro in cui si alternano racconti di vita e poesie scritte nei vari momenti della mia storia. Tutto è nato per raccontare un’intera esistenza, sempre lottando, in battaglia contro le ingiustizie e per rendere nota la mia vicenda dopo la fuoriuscita da casa, perché quando un disabile perde la casa, non perde solo l’abitazione, ma una parte di sé, un ausilio alla propria autonomia. Questo concetto nessuno lo recepisce veramente e quindi andava raccontato. Nella mia vita hanno provato tante volte a mettermi ko, ma non ci sono riusciti e questo libro vuol essere un modo per far conoscere una storia assurda. Con questo mio scritto voglio far capire che siamo tutti esseri unici e in tal senso speciali nella nostra unicità”.
Anche in questo volume, in vendita su Amazon, e che sta presentando in giro per le Marche, ha ottenuto la collaborazione dell’artista lorese Francesca Farroni, che ha curato le immagini. Il prossimo appuntamento è al Circolo Acli di Senigallia (via Felice Cavallotti, 10) venerdì 14 giugno alle ore 18. Saranno presenti, oltre all’autore, Anna Maria Bernardini (presidente della Commissione Affari Sociali e Culturali), Cinzia Petetta (assessore Servizi alla Persona), Massimo Bello (presidente Consiglio Comunale di Senigallia).