Notte Morricone, la nuova creazione di Marcos Morau. La prima per il Macerata Opera Festival il 1° agosto allo Sferisterio

NOTTE MORRICONE
/ Nuova produzione per 16 danzatori/
Regia e coreografia MARCOS MORAU
Musica ENNIO MORRICONE
Direzione e adattamento musicale a cura di MAURIZIO BILLI
Sound designer CLARA AGUILAR
Set e luci MARC SALICRÚ
Costumi SILVIA DELAGNEAU
Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Commissione, coproduzione, prima rappresentazione outdoor Macerata Opera Festival
Coproduzione, prima rappresentazione indoor Fondazione Teatro di Roma
Coproduzioni Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento,
Centro Teatrale Bresciano
In coproduzione Ravenna Festival | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Premiere outdoor 1 agosto 2024
Macerata, Arena Sferisterio
Macerata Opera Festival
Premiere indoor 24 ottobre 2024
repliche dal 25 ottobre al 10 novembre 2024
Roma, Teatro Argentina
Fondazione Teatro di Roma
in co-presentazione con Romaeuropa Festiva
Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto presenta la sua nuova creazione, la seconda del 2024 dopo Rhapsody
in blue di Iratxe Ansa e Igor Bacovich: Notte Morricone, opera coreografica dai linguaggi multiformi che celebra
l’indelebile eredità artistica del Premio Oscar Ennio Morricone. Dopo aver collaborato con alcuni dei più rinomati
coreografi internazionali, come Jiří Kylián, Ohad Naharin e Johan Inger, il CCN/Aterballetto si rivolge ora a Marcos
Morau, uno dei coreografi più ricercati del panorama contemporaneo. L’autore spagnolo, con la sua potenza
visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, propone una serata unica che intreccia danza, arti visive e
suggestioni cinematografiche. Secondo Gigi Cristoforetti direttore del Centro, «grazie anche alla collaborazione di
importanti partner produttivi, alcuni dei quali fedeli negli anni, altri nuovissimi e arrivati per l’occasione, il
CCN/Aterballetto arriva alla sua sfida più ambiziosa»
Marcos Morau si avvicina al repertorio iconico di Ennio Morricone, omaggiandolo e liberandolo dal contesto
canonico di lettura e presentazione. Come dichiara lui stesso, «sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica
dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi, con la
bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare».
Con l’innata tendenza a conciliare vocabolari e spunti assai diversi, Morau è un artista capace di interrogare a fondo
la contemporaneità, della quale è intensa voce coreografica, ma non solo. In lui il tema dell’ibridazione dei linguaggi
è “nativo”, come potremmo dire mutuando l’espressione usata per i millennials e la loro pratica del digitale. E
l’immaginazione più visionaria diventa parte integrante del suo flusso creativo. Nel 2022 ha così dato vita allo
straordinario Nachtträume con il Balletto di Zurigo: un capolavoro nel quale canto, musica, recitazione e danza sono
completamente innestati sullo stesso filo compositivo. Ha creato poi una Belle au bois dormant con l’Opèra di Lyon
dalla grande forza espressiva. In questi mesi è al lavoro per due nuove creazioni con lo Staatsballett Berlin e il
Nederlands Dans Theater.
Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, affiancata da importanti realtà nazionali della danza, della
prosa, dell’opera e della musica, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli
ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.
«Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo
sempre allo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e
diverse fonti, ed Ennio Morricone è sempre in cima alla lista». Così Morau racconta la sua relazione con la musica
del Maestro.
«Di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento.
Oggi, a quattro anni dalla sua morte, Morricone continua a ispirare artisti e visionari di diversi campi. La sua musica
appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri…
la sua musica era un genere a sé stante e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per
confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita
propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata».
L’operazione vede importanti collaborazioni con realtà nazionali, quali il Macerata Opera Festival dove il lavoro
avrà il suo debutto outdoor il 1 agosto 2024 alle 21:00.
A ottobre sarà la Fondazione Teatro di Roma, coproduttore del progetto, ad ospitare la prima rappresentazione indoor,
il 24 ottobre, e le successive repliche, dal 25 ottobre al 10 novembre 2024, presso il Teatro Argentina. In questo
contesto, Notte Morricone sarà co-presentato dal prestigioso Festival Romaeuropa. Fra i sostenitori del lavoro non
mancano realtà di spicco nazionale, quali la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, il Centro Servizi Culturali Santa
Chiara di Trento, il Centro Teatrale Bresciano e Ravenna Festival, che ha messo a disposizione l’Orchestra Giovanile
Luigi Cherubini, alla quale è affidata la registrazione della partitura, adattata e trascritta dal Maestro Maurizio Billi.
Creare e condividere la bellezza
Marcos Morau
«”Io, Ennio Morricone, sono morto”, scrisse il compositore prima di dire addio. La sua musica, d’altra parte, non lo
può fare. Ed è così che creatori ed artisti sempre ci lasciano senza lasciarci, ed è così che la memoria si prende cura
di tenerli vivi, di tenerli al sicuro.
Notte Morricone è il mio regalo, un devoto tributo alla bellezza che ha dato al mondo. Ennio Morricone potrebbe
essere mio padre, o mio nonno, sono un diretto erede del suo lascito, dei film che (fossero capolavori, buoni, mediocri
o cattivi) gli devono un debito impagabile
Fischiettare i suoi motivi era già, prima di approfondire la sua musica, un suono ricorrente nella mia vita. Sono il
figlio di genitori cresciuti con il suo C’era una volta in America, o Il buono, il brutto, il cattivo; sono cresciuto, tra le
molte altre cose, con le sue melodie che suonavano nel salotto di casa mia. Senza che lui lo sapesse, la sua musica
non era solo la musica di quei film, ma era anche la colonna sonora della nostra infanzia.
Ennio mise la sua creatività, la sua ispirazione, la sua eterodossia al servizio della “fabbrica dei sogni”, incastonando
quei suoni nella nostra memoria, diventando un classico, condensando la faccia del compositore intellettuale, del
musicista popolare e quasi rock star. Ed è in quell’atto generoso di creare e condividere la bellezza con noi che
comincia a prendere forma il mondo di Morricone che immagino. Non si tratta solo di lavorare con la sua musica,
tanto meno di spiegarla, poiché lui ha già detto tutto, si tratta di comporre una nuova melodia che corra parallela alla
presenza della sua musica nelle nostre vite.
Notte Morricone si svolge nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creatore, che solo e stordito davanti
ai suoi fogli, prende appunti e visualizza melodie per film che non esistono ancora, facendo rivivere le storie nell’aria
rarefatta della sua stanza. La notte sarà piena di visitatori, alcuni musicisti, che risponderanno alla sua chiamata
creativa per registrare le sue fuggevoli idee in uno studio di registrazione improvvisato. E lì, tra i fogli e le note
musicali, apparirà il ragazzo, quello che voleva essere un medico, quello che sapeva di non suonare mai la trombacome Chet Baker ma il destino aveva riservato per lui un posto migliore, fatto apposta per lui, il posto che lo avrebbe
reso un’icona per l’eternità. E la notte continuerà ad avanzare, fino a trasformare la sua casa in un cinema, dove
arriveranno visitatori di ogni genere per vedere i suoi film e passare la notte con lui. E ogni notte sarà una nuova
opportunità per dare vita al sogno di tutti loro, i musicisti, i bambini, i fidanzati o coloro che vanno al cinema da soli.
C’è uno spazio di malinconia in noi che si riempie di immagini e di una musica che ha la capacità di trasformare il
presente nel passato e il passato nella necessità di essere ogni giorno persone migliori; e questo è già un motivo
sufficiente perché la vita abbia un significato.»
Marcos Morau, Coreografo Notte Morricone
La trasfigurazione del presente
Gigi Cristoforetti
«Ci sono autori che trasformano i propri spettacoli in rappresentazioni immaginarie della vita. Immaginarie, dunque
sfondando i limiti del presente e provando a proiettarsi in un tempo e luogo diversi. È quell’immaginario del quale
abbiamo tutti bisogno, a partire dalle giovani generazioni, afflitte da uno sguardo verso il futuro offuscato ovunque
sia diretto.
Come in L’uomo nell’alto castello (Philip Dick, 1962), proprio quando i fantasmi del passato prendono
paradossalmente concretezza, sta un po’ all’uomo creare dimensioni alternative. È quanto fa Marcos Morau, con un
ricorso ostinato alle visioni poetiche ed estetiche più semplici ed affascinanti. E così un uomo può essere pupazzo, o
viceversa. Il muro della realtà si squarcia e passiamo attraverso un portale che ci conduce in un regno di possibilità e
invenzioni. Il ricorso al testo, o anche alla grafica e al fumetto, produce inesauribilmente stratificazioni di immagini
che ci travolgono. Sulle quali lui torna, e ritorna, spettacolo dopo spettacolo, in una inesauribile ricerca creatrice.
Ho molto amato Platel, e la sua visione che definirei “anti-distopica”: quei personaggi febbricitanti di inadeguatezza
sociale si consolidano in una rappresentazione nella quale i sentimenti più umani, come la compassione, permettono
la salvezza. Anche Marcos Morau è autore prima che coreografo, ma una possibile salvezza gli interessa meno di un
oggi trasfigurato. E la sua poesia visiva è al culmine di una bellezza consapevolmente battagliera.
Probabilmente Marcuse direbbe che la sua immaginazione punta alla liberazione. A noi basta che ci abbia restituito
un palcoscenico come luogo del possibile.
Per quanto riguarda la scelta di Morricone, vorrei tanto poter dire che sono andato da Morau per chiedergli di
affrontare quest’altro fantastico “fabbricante di sogni”. Ma non è così: è lui che l’ha proposto, e che ci può raccontare
il motivo. A me basta sottolineare la strategia che guida l’Aterballetto divenuto il Centro Coreografico Nazionale.
Basata sulla centralità della musica, potenzialmente anche dal vivo, come motore di una danza sempre più presente
sui nostri palcoscenici. Sull’importanza di spettacoli esigenti ma capaci di parlare a tutti. E sul piacere di rendere più
significativo il nostro lavoro grazie al partenariato con realtà forti, complici nell’apertura alla danza dei loro
palcoscenici. Per Notte Morricone li voglio citare tutti: Macerata Opera Festival, Fondazione Teatro di Roma,
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano,
compreso Ravenna Festival attraverso l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, alla quale è affidata la registrazione
della partitura, adattata e trascritta dal maestro Maurizio Billi.»
Gigi Cristoforetti, Direttore Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto
«Affrontare la musica del Maestro Ennio Morricone è stato da sempre uno stimolo professionale inestimabile. Le
nostre numerose conversazioni nel tempo e il privilegio di ascoltare i suoi personali consigli mi hanno consentito una
crescita che solo a distanza di anni definisce ancora meglio la grandezza umana e artistica del Maestro. E proprio in
una di queste conversazioni, in occasione di un imminente concerto mi disse: “la mia musica non ha bisogno di
stampelle” … significando il valore assoluto della sua musica che anche se funzionale alle immagini possiede una
vita autonoma, densa di significati. E attraverso le emozioni che la sua musica è in grado di sprigionare, ecco che
l’ambizioso progetto Notte Morricone parte, al contrario, dalla musica per creare “immagini coreografiche” costruite
dal Maestro Marcos Morau, attivando un potenziale di straordinaria bellezza evocativa. L’eccellente contributo di
Rosita Piritore nella redazione del materiale musicale ha tenuto debitamente conto delle idee del Maestro nel massimo
rispetto della sua musica.»
Maurizio Billi, Direzione e adattamento musicale di Notte Morricone
NOTTE MORRICONE: UN VIAGGIO CONDIVISO
«Sono orgoglioso di presentare lo spettacolo Notte Morricone, risultato di un importante accordo triennale (2024-26)
tra il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto e Associazione Arena Sferisterio. Da cultore di danza
contemporanea, ritengo sia indispensabile presentare a una platea unica come quella del Macerata Opera Festival una
nuova creazione, tanto più perché l’identità artistica del Festival – che guido come direttore artistico insieme al
sovrintendente Flavio Cavalli – tende a valorizzare sempre più le collaborazioni con altre istituzioni italiane. Avremo
quindi a Macerata la prima assoluta di un lavoro di Marcos Morau, coreografo e regista da me molto stimato che –
elemento di particolare valore – potremo osservare da vicino proprio durante la creazione del suo progetto. Per tutto
lo staff del Festival sarà un’occasione creativa notevole, emozionante, e un investimento lungimirante in vista del
sempre maggior coinvolgimento di pubblico che ci auguriamo di portare verso la danza».
Paolo Gavazzeni, Direttore artistico Macerata Opera Festival
«Il rapporto tra Ennio Morricone e la sua città – di cui il Teatro di Roma è da sempre espressione – è inscindibile.
Eppure, pochi grandi musicisti, o anche grandi intellettuali, sono così contemporaneamente profondamente legati ad
un luogo e insieme così assolutamente di tutto il mondo. Ma questa per Morricone non era l’unica “anomalia”, lui
viveva bene all’interno di un ossimoro.
Sensibilissimo compositore contemporaneo, uscito dalla scuola di un grande come Goffredo Petrassi (di cui era
allievo prediletto), fondatore di Nuova Consonanza era insieme arrangiatore di Gianni Morandi o di Edoardo Vianello
di quella musica popolare espressione di un’Italia che stava cambiando, tutto questo prima ancora di diventare famoso
per le sue musiche da film. Morricone è stato – che ne fossimo consapevoli o meno – la nostra colonna sonora per
decenni. Di colonne sonore ne ha scritte centinaia. Era coltissimo e popolare e in lui questo non creava imbarazzo o
contraddizione, al contrario sapeva usare tutti i registri insieme e riempire di citazioni musicalmente coltissime anche
quelle musiche dei western all’italiana per quell’altro genio di Sergio Leone. Per Morricone “alto e “basso”, “colto” ed “extra colto” (come si era abituati un tempo a definire gli ambiti culturali o musicali) non erano gabbie chiuse, ma
luoghi che si scambiavano emozioni e saperi.
Per questo ciascuno di noi ha in mente una musica diversa quando si parla di lui. Per questo crediamo che questa
Notte Morricone parlerà alle orecchie, agli occhi e al cuore di tutti e sarà un’occasione straordinaria per il Teatro di
Roma, per la città che lui così amava (essendone riamato), per tutti quelli che avranno occasione di vederlo in giro
per l’Italia.
È per me un onore collaborare con grandi istituzioni della musica, della danza e del teatro, con un coreografo come
Marcos Morau per realizzare questo evento.»
Luca De Fusco, Direttore Fondazione Teatro di Roma
«Come Fondazione I Teatri volevamo essere parte di questo progetto, sia per la proficua e straordinaria
collaborazione continuativa con CCN/Aterballetto, sia per la qualità dell’artista coinvolto. Marcos Morau, che
abbiamo già ospitato al Festival Aperto, è artista di grande talento e insieme alla musica di Morricone formano una
sorta di “binomio fantastico”, che siamo ansiosi di scoprire e di portare nei nostri teatri.»
Paolo Cantù, Direttore Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
«Siamo davvero onorati di poter essere tra i coproduttori di un progetto di tale livello e prestigio, al fianco di altre
importanti istituzioni culturali. Si tratta di un’operazione di altissima qualità, al cui interno si vanta di poter riunire
una tra le realtà di punta della danza in Italia, e non solo, come il CCN/Aterballetto, insieme ad un coreografo
visionario e di assoluto valore come Marcos Morau. Il tutto, accompagnato dalle iconiche composizioni musicali del
Maestro Ennio Morricone. Per tutte queste ragioni, il Centro Santa Chiara ha voluto aderire con grande convinzione
a questo progetto, con la ferma certezza che sono proprio collaborazioni di questa natura che consentono di costruire
e formare il pubblico del futuro.»
Massimo Ongaro, Direttore Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.
«Siamo felici di proseguire la collaborazione con il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto con questo nuovo e
importante progetto. Dopo il successo di Tempesta, Don Juan, Stanze/Rooms e di MicroDanze – spettacoli che hanno
visto le splendide coreografie di alcuni dei più importanti artisti internazionali realizzarsi nei nostri teatri e con eventi
site-specific in altri luoghi della città di Brescia – torniamo a confrontarci con il linguaggio della danza. Siamo
orgogliosi di partecipare a questa produzione per portare nel prossimo futuro nella nostra città uno spettacolo dedicato
a uno dei Maestri della musica contemporanea, tra i più ispirati e amati, Ennio Morricone, firmato da un importante
coreografo come Marcos Morau. In un anno particolarmente significativo per il Centro Teatrale Bresciano – nel 2024
sono infatti trascorsi cinquant’anni dalla sua fondazione – con questo spettacolo compiamo un nuovo e importante
passo nella direzione di quella vocazione multidisciplinare che, come Teatro di Rilevante Interesse Culturale, siamo
chiamati a percorrere.»
Gian Mario Bandera, Direttore Centro Teatrale Bresciano
«La carriera di Ennio Morricone ingloba un’enorme quantità di generi compositivi, che ne hanno fatto uno dei più
straordinari compositori del nostro tempo. Piuttosto stranamente la musica di Morricone ha raramente incontrato il
mondo della danza ed è questo di Notte Morricone un progetto artistico molto opportuno e centrato a cui il Ravenna
Festival ha aderito da subito con grande piacere ed entusiasmo. Nel corso degli anni il nostro festival ha intessuto
uno stretto e affettuoso rapporto con Ennio Morricone, rapporto che ha avuto il suo momento più alto nella
commissione di Voci dal silenzio (2002), grande partitura – sempre estremamente attuale anche in virtù della sua
dedica “in memoria di tutte le vittime del terrorismo” – che Riccardo Muti diresse sia a Ravenna che a Chicago, e
quindi non potevamo assolutamente mancare. Ed è motivo di grande soddisfazione e orgoglio che sia ora proprio
l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, nata per espressa volontà del Maestro, ad eseguire le musiche ormai senza
tempo del grande compositore romano.»
Franco Masotti, Direttore Ravenna Festival
«Abbiamo presentato per la prima volta il coreografo Marcos Morau con la sua compagnia La Veronal nel 2013, al
Palladium con lo spettacolo Siena, nell’ambito dei programmi dedicati alla danza emergente europea di Romaeuropa.
Lo ritroviamo a distanza di più di dieci anni a coreografare la compagnia Aterballetto, prestigioso Centro
Coreografico Nazionale, omaggiando uno dei più grandi Maestri della cultura contemporanea italiana: Ennio
Morricone. Le sue più celebri composizioni per il cinema saranno infatti al cuore delle pièce.
Tenere insieme i grandi Maestri della creazione contemporanea e la nostra tradizione con le sfide del presente e gli
sguardi del futuro, costruire scambi tra discipline, agevolare il dialogo tra artisti italiani, europei ed internazionali
sono sempre stati alcuni degli obbiettivi del nostro operare.
La rete di collaborazioni, che rende possibile la presentazione di Notte Morricone in Italia e all’interno della
trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival, è un ulteriore passo in questa direzione, nel segno del dialogo tra
discipline, creazione nazionale e internazionale che annualmente anima i programmi del nostro Festival.»
Fabrizio Grifasi, Direttore generale e artistico Fondazione Romaeuropa

MARCOS MORAU
Recentemente nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese e
selezionato come miglior coreografo dell’anno scorso dalla rivista tedesca TANZ, la carriera di Marcos Morau
(Valencia 1982) continua a crescere come creatore e regista di scena.
Formatosi tra Barcellona e New York, in fotografia, coreografia, teoria teatrale e drammaturgia, Marcos Morau
costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un
universo unico che si nutre costantemente di cinema, fotografia e letteratura.
Dal 2004, Marcos ha diretto La Veronal, una compagnia presente nei principali teatri e festival in più di trenta paesi:
dal Théâtre National de Chaillot a Parigi, alla Biennale di Venezia, al Festival d’Avignone, al Tanz Im August a
Berlino, al Festival RomaEuropa, al SIDance Festival di Seoul, al Sadler’s Wells di Londra, al Danse Danse Montreal,
ad Oriente Occidente, tra molti altri.
Oltre al suo lavoro con La Veronal, Marcos Morau è un artista ospite internazionale in diverse compagnie e teatri
dove sviluppa nuove creazioni, sempre a metà tra arti performative e danza: Nederlands Dans Theater, Lyon Opera
Ballet, Les Grands Ballets Canadiens, Royal Danish Ballet o The Royal Ballet of Flanders, tra gli altri.
Essendo il più giovane creatore ad ottenere il Premio Nazionale di Danza, il riconoscimento più alto in Spagna, il
futuro di Morau e La Veronal ricerca nuovi formati e linguaggi dove opera, danza e teatro fisico dialogano più stretti
che mai, cercando nuovi modi di esprimere e comunicare nel nostro tempo presente, sempre turbolento e in continua
evoluzione.
Dalla stagione 2023/2024, è artista associato allo Staatsballett Berlin.
“La Veronal è un ricordo che la danza è spesso all’avanguardia del teatro più innovativo.”
The New York Times
“Il trattamento visivo di Morau è così brillante, così stranamente vivido, che ci lasciamo coinvolgere in quello che si
rivela anche essere una storia di trasmissione ed emancipazione.”
Le Monde
“Morau, uno dei coreografi giovani più interessanti della scena contemporanea della danza.”
El País
VIDEO INTERVISTA (LUGLIO 2023): https://www.youtube.com/watch?v=P4es4QJBpfE
CENTRO COREOGRAFICO NAZIONALE / ATERBALLETTO
Direzione generale e artistica: Gigi Cristoforetti
Dal 2022 la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto è diventata, per riconoscimento del Ministero della
Cultura, il primo e unico Centro Coreografico Nazionale in Italia.
Dialogo con altre discipline (teatro, musica live, fotografia, arte visiva), progettazione articolata, produzione di
spettacoli di vari formati, attenzione ai maestri della coreografia come ai giovani di ogni orizzonte culturale:
queste sono le caratteristiche oggi assunte dal CCN/Aterballetto, e che hanno contribuito alla nuova identità.
Al centro c’è sempre la compagnia Aterballetto – che da oltre 40 anni produce spettacoli di orizzonti diversi – ora
composta da 16 danzatori stabili, più altri aggiunti su singoli progetti
Attivissima in tournée internazionali, attualmente propone spettacoli di Ohad Naharin, Johan Inger, Diego
Tortelli, Philippe Kratz, Eyal Dadon, Norge Cedeño Raffo, Danièle Desnoyers, Angelin Preljocaj. Nell’immediato
futuro entreranno in repertorio, tra gli altri, Marcos Morau e Crystal Pite.
Importanti progetti toccano il tema dell’arte pubblica, come le MicroDanze, significativa produzione che ha
portato il CCN/Aterballetto in spazi museali straordinari come l’Acropolis Museum e l’EMST Museum ad Atene,
Castel Sant’Angelo a Roma, Les Halles de Schaerbeek a Bruxelles, la Pinacoteca Tosio Martinengo, il Museo di
Santa Giulia e il Parco Archeologico a Brescia.
Per le MicroDanze hanno collaborato i coreografi Norge Cedeño Raffo, Philippe Kratz, Francesca Lattuada, Pietro
Marullo, Fernando Melo, Michele Merola, Angelin Preljocaj, Diego Tortelli, Roberto Zappalà, Saul Daniele Ardillo,
Ina Lesnakowski, Roberto Tedesco, Hélias Tur-Dorvault.
Il CCN/Aterballetto si propone di stimolare la diffusione di una cultura della danza e della sua connessione con
altri ambiti della società contemporanea, in Italia e all’estero.
Questo comporta una continua attività di ricerca e sviluppo, svolta con numerosi partner, in ambito di
innovazione tecnologica e fragilità sociale. Direttamente collegata è la partecipazione a progettazioni europee,
come la creazione di spettacoli per lo schermo, o per i visori in realtà virtuale, per l’infanzia, o con interpreti
disabili oppure “over 65”.
Soci fondatori sono il Comune di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna e l’attività del CCN è sostenuta
dal Ministero della Cultura, e da altri numerosi partner pubblici e privati.
NOTTE MORRICONE
LISTA TRACCE MUSICALI
https://open.spotify.com/playlist/1gJjomPbS7u2RGlq1gjZep?si=f15179947d794405
1. Quando l’amore è sensualità
4:00
2. Nuovo cinema Paradiso – main theme
Durata: 2:59
3. La Califfa (Main theme)
Durata: 2.38
4. Love Theme – da Nuovo Cinema Paradiso
Durata: 2:38
5. Love Theme version 2 – da Nuovo Cinema Paradiso
Durata: 2.49
6. Playing Love – da La leggenda del pianista sull’oceano
Durata: 2:34
7. Deborah’s theme – Once Upon a Time in America [7]
4:15
8. The tropical Variation
3:19
9. Chi Mai – da Le professionel
Durata: 3:21
10. Per un pugno di dollari – Titoli
Durata: 2.58
12. L’eredità Ferramonti
3:43
13. Man with a Harmonica – (da Once upon a time in the west)
Durata: 3:30
14. The Ecstasy of Gold –da The Good, The Bad and The Ugly
Durata: 3:23
15. Once Upon a Time in America
1:35
16. Once Upon a time in America
3:11
17. Here’s to you (Joan Baez) – (da Sacco e Vanzetti)
Durata: 3:08
19. Watch Chimes – da For a few dollars more
Durata: 1:13
21. Fistful of Dollars (da a fistful of dollars) – Prima
Durata: 1:49
22. Childhood and Manhood – da Nuovo Cinema Paradiso
Durata: 2:15
23. Scarpe Rotte – da Uccellacci Uccellini
Durata: 1:44
24. Jil’s Theme
Durata: 3:16
25. Se telefonando
Durata 3:00
26. Poverty – da Once Upon a time in America
1:34
27. Gabriel’s Oboe – da The Mission
2:40