Si conclude a marzo con due serate teatrali a Castelfidardo e a Montefano la settima edizione della
rassegna A PIÙ VOCI – la comunità concreta – ideata da Isabella Carloni per ROVINE CIRCOLARI,
ispirata alla figura e alla visione di Adriano Olivetti, il geniale imprenditore di Ivrea, cui la
Compagnia ha dedicato una lunga e attualissima ricerca, iniziata a Castelfidardo, al centro del
distretto degli strumenti musicali.
L’idea di “comunità concreta” sviluppata da Adriano Olivetti e la centralità del benessere
culturale, come elemento indispensabile allo sviluppo, hanno ispirato dapprima le residenze
creative del progetto OLIVETTI, poi le performance realizzate sia sul territorio che in Campania
(per la settimana olivettiana a Marcianise nei pressi di Caserta), per arrivare infine ai primi cantieri
aperti al pubblico dello spettacolo LETTERA 22 – cortocircuito OLIVETTI, che dopo il debutto estivo,
sarà nei teatri nazionali la prossima stagione.
Dopo le residenze di luglio e novembre ad Osimo e la presentazione della performance musicale
Il manager e l’arcobaleno a Fabriano, città creativa UNESCO per la rassegna Teatro è carta, il
progetto si avvia infatti adesso alla sua conclusione. Fedele all’idea olivettiana di uno sviluppo
culturale che guarda con interesse a tutta la comunità e al territorio, la Compagnia apre le porte al
pubblico per gli ultimi cantieri teatrali: il 12 marzo a Castelfidardo alle 21.00 e il 17 marzo a
Montefano alle 18.00.
Il 6 marzo si terrà invece, presso il Liceo tecnologico Laeng Meucci di Castelfidardo, un evento
teatrale specificamente pensato per i più giovani: OLIVETTI: un’altra idea di futuro, preceduto da
una serie di confronti e approfondimenti con gli studenti e le studentesse.
Il progetto OLIVETTI ideato dall’attrice e autrice Isabella Carloni per Rovine Circolari, in
collaborazione con Teatro Rebis, è una produzione indipendente, realizzata in collaborazione con
la Regione Marche, AMAT – associazione marchigiana attività teatrali – i Comuni di Osimo,
Fabriano, Castelfidardo, Montefano, Serra de’ Conti e Matelica e sostenuto dalla Bcc di Filottrano.
Il filo rosso che lega tutte le attività del progetto teatrale, ispirato ad Olivetti, passa per la sua idea
di un’economia che non può fare a meno della cultura, di uno sviluppo che non può dimenticare il
benessere dei cittadini e delle loro comunità e la dignità del lavoro, compreso quello della cultura.