Si è svolto venerdì scorso 10 novembre a Gubbio il convegno “La Città Appenninica. Territorio e politiche tra Marche e Umbria”, seconda tappa in terra umbra dell’appuntamento tenutosi in prima battuta a Fabriano lo scorso 7 luglio.
L’iniziativa nella città dei Ceri ha visto la partecipazione dei sindaci di Gubbio e Fabriano, Filippo Mario Stirati e Daniela Ghergo, del Segretario generale di Symbola Fabio Renzi, del Presidente dell’Associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino umbro-marchigiano Piero Chiorri, del Presidente nazionale Uncem Marco Bussone, del Commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016 On. Guido Castelli, della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, oltre a numerosi amministratori locali, soggetti che operano sul territorio e studiosi di sviluppo economico-territoriale, quali Lorenzo Bellicini del Cresme e Aldo Bonomi di Aaster.
La Città Appenninica ne è emersa come “metafora di progetto” e “piattaforma territoriale” interregionale. Immagine evocativa di un Appennino contemporaneo che nell’innovazione della dimensione urbana policentrica racchiude la sfida dello sviluppo sostenibile di comunità e territori che vivono le problematiche delle aree interne, ma hanno anche un grande patrimonio naturale, storico, artistico, sociale e produttivo su cui investire.
Una piattaforma territoriale, che è realtà ma soprattutto ambizione progettuale, oltre la dimensione distrettuale e chiamata a fare i conti con l’impatto dei flussi globali sui territori, con la riorganizzazione delle filiere produttive, con la risposta alle emergenze ambientali e sociali, alla ricerca di coalizioni progettuali e alleanze istituzionali coerenti con la risposta necessaria alle crisi climatica e demografica.
Il convegno, che ha coinvolto numerosi attori del territorio (imprese, università, fondazioni, associazioni, consorzi, comunità energetiche, gruppi di azione locale) attraverso le loro esperienze e buone pratiche, si è chiuso con gli interventi dei rappresentati istituzionali nazionali e regionali che hanno contestualizzato la Città Appenninica dentro gli scenari della nuova centralità della montagna e dell’importanza cruciale del Centro Italia per la tenuta del Paese.
A conclusione dell’evento i due Sindaci di Gubbio e Fabriano hanno dato il via alla costituzione di quattro tavoli di lavoro sui temi del settore primario, dello sviluppo imprenditoriale, della cultura e turismo e dei servizi territoriali. Nelle prossime settimane, attraverso il coinvolgimento di competenze già attivate e altre da attivare, prenderà corpo – dunque – un confronto tematico a tutto campo, con l’obiettivo di individuare per ciascun tavolo un numero molto limitato di progetti che siano concretizzabili e capaci di dare il senso reale della costruzione della Città Appenninica.
“Chiamiamo a raccolta i Comuni della Città Appenninica tra Marche e Umbria – hanno dichiarato i Sindaci di Gubbio e Fabriano, Filippo Mario Stirati e Daniela Ghergo – per individuare insieme alcune progettualità concrete che possano rafforzare le relazioni di questa porzione delle aree interne del Centro Italia. C’è un vitale bisogno di cooperare per garantire opportunità e prospettive ai giovani, a chi intraprende, ai residenti e ai nuovi italiani, alle giovani coppie che mettono su famiglia, a chi è in difficoltà e chiede assistenza, e per dare senso ai diritti di cittadinanza. Il lavoro dei tavoli, le competenze a cui chiediamo un impegno in maniera aperta e corresponsabile, ci offriranno nei primi mesi del prossimo anno contenuti concreti su cui dare ancora più incisività al ruolo delle istituzioni, valorizzando il protagonismo delle comunità e dei soggetti attivi che ogni giorno abitano, credono e investono sulla Città Appenninica”.