Le eccellenze marchigiane. Diego Trivellini (fisorchestra) al teatro Verdi di Busseto. E il 10 novembre la medaglia d’oro alla “Sapienza” di Roma

Sabato 28 ottobre Diego Trivellini ha suonato al teatro Verdi di Busseto su invito del “Circolo lirico europeo Falstaff”. E il 10 novembre è stato premiato con la medaglia d’oro nell’Aula magna della “Sapienza” di Roma.

Racconta l’artista: “Evento per me molto gratificante ancor più tenuto presente che già ero stato da loro invitato anche qualche mese fa, proprio a Roncole di Busseto, frazione dove c’è proprio la sua casa natale. Suonare nel Teatro della patria natale del Maestro viene ritenuto un grande onore per i musicisti: si respira un’atmosfera verdiana in ogni dove. E poi, con una fisarmonica, benchè particolare, non capita tutti i giorni! Il teatro era sold out, con tanti esperti tra il pubblico e dietro le quinte. La serata è stata sponsorizzata da un’importante ditta di Alba, la “Barò Cosmetics”, che, dopo avermi ascoltato nella prima occasione, ha caldeggiato la mia presenza anche in questo secondo evento.

Molto motivante è stato ascoltare i commenti degli addetti ai lavori, rimasti affascinati dall’effetto del mio strumento; naturalmente nel repertorio non ho tralasciato i temi tratti da “Traviata”, “Nabucco”, “Rigoletto”. Indescrivibile la suggestione che si prova nel suonare la musica verdiana in quella particolare atmosfera, silenziosissima e (oserei dire) devota che si crea appena si apre il sipario. 

Al riguardo non posso non ringraziare anche la Galleria Palma Arte e il suo direttore Marcello, grande appassionato di arte e dunque anche di musica, per avermi dato l’occasione di farmi conoscere nelle terre del Maestro.


Venerdì scorso (10 novembre) invece sono stato premiato con medaglia d’oro nell’Aula magna della “Sapienza” di Roma, con la motivazione: “per le rare doti di musicista e uomo fisorchestra”.

Due mesi fa mi chiama da Roma la giornalista e conduttrice Paola Zanoni, che aveva assistito lo scorso anno a un mio concerto a Roma. Mi dice che essendo rimasta molto colpita dalla mia performance, aveva proposto, senza dirmi nulla, la mia candidatura al Premio internazionale Maison d’Artistes da lei condotto; il Consiglio direttivo, dopo aver fatto i dovuti accertamenti, ha ritenuto all’unanimità di assegnarmi il prestigioso encomio, che ha già visto tra i premiati degli anni precedenti, dei nomi incredibili: il grande Ennio Morricone, Dario Argento, Pippo Franco, Lino Banfi, Vanessa Incontrada, Marco Masini, Annalisa Minetti, Edoardo Leo, l’Orchestra sinfonica di Roma, la conduttrice televisiva Eleonora Daniele, il prof. Francesco Barillà, il giornalista Enrico Vanzina, e tanti altri.

Insieme a me, tra i premiati, il grande fisico Antonino Zichichi.

A margine della premiazione, con medaglia d’oro e pergamena, hanno voluto una mia breve esibizione, e lì c’è stato un apprezzamento veramente grande, da parte di tutto il Consiglio Direttivo del Premio e di tutto il pubblico.

Tra i tanti, mi vengono in mente Carlo Marrale, compositore dei più grandi successi dei Matia Bazar, che ha detto di essersi tanto emozionato mentre mi si esibivo, così come la loro cantante, presente, Silvia Mezzanotte, il primo oboe del San Carlo di Napoli Domenico Sarcina, il direttore del Conservatorio di Terni Roberto Antonello, e non ultimo il Preside della Pontificia Accademia di teologia S. Ecc. mons. Antonio Staglianò, Vescovo emerito di Noto, che ho scoperto essere anche un grande appassionato di musica.

Tutti hanno voluto cercare di capire come facessi a riprodurre un’intera orchestra sinfonica con il mio strumento, perchè, essendo una cosa molto innovativa, nessuno ne aveva mai avuto esperienza. Quindi ho dovuto spiegare il funzionamento della mia arte, tra i vari apprezzamenti e curiosità degli intervenuti”. 

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