Andrea Delogu conquista il Politeama di Tolentino con “40 e sto” dove si racconta e si mette a nudo / FOTO-VIDEO e recensione

di Stefano Fabrizi

La curiosità di vedere di cosa era capace Andrea Delogu da sola sul palco a raccontare… anzi a raccontarsi era grande e, diciamolo, al termine non ci ha deluso. L’occasione l’unica data regionale dello show 40 e sto al Politeama di Tolentino il 5 novembre. Un sold out già da tempo che promuove la programmazione curata da Massimo Zenobi. Andrea Delogu noi la ricordiamo fin dai tempi della mitica trasmissione tv Stracult che vedeva Marco Giusti affiancato da lei e Fabrizio Biggio (ora con Fiorello, ndr). Dal 2018 conduce su Radio2 La versione delle due, dal lunedi al venerdi dalle 14 alle 16 con Silvia Boschero. Il programma ha vinto il Diversity Award 2021.

Lo spettacolo nasce da un’idea della stessa Delogu e Rossella Rizzi, scritto da entrambe con Alberto Caviglia e Giovanna Salvatori, per la regia di Enrico Zaccheo.

Lo show di oltre un’ora è costruito sulla vita personale di Andrea Delogu (anzi Maria Andrea Delogu, come è scritto all’anagrafe). Si parte dalla festa del suo 40esimo compleanno e percorre con dei feedback una esistenza certamente non facile. Si mette a nudo, quasi fosse una seduta dallo psicanalista. La colonna sonora che apre e chiude lo show è quella di Max Pezzali, suo amico da sempre. Poi, sullo schermo scorrono foto, collage di momenti che hanno fatto la storia di tre decenni: 80, 90 e 2000. E il suo album personale. Eppoi, tanta musica. Per noi che abbiamo qualche anno più di lei un tuffo negli anni di quella ormai lontana gioventù. Ed ecco che mi sono ritornate alla mente le parole di Guccini in Eskimo: Eppure a volte non mi spiacerebbe / Essere quelli di quei tempi la’ / Sara’ per aver quindic’anni in meno / O avere tutto per possibilita’ / Perché a vent’anni è tutto ancora intero / Perché a vent’anni è tutto chi lo sa / A vent’anni si è stupidi davvero / Quante balle si ha in testa a quell’eta’.

Dicevamo dello show. Nel raccontarsi la Delogu a volte è impietosa: mentre riesce a strappare dei continui sorrisi (a volti amari) si “flagella”, ma senza mai commiserarsi: nata a San Patrignano (ha scritto un libro su questo periodo La collina edito nel 2014 e partecipato al docu-serie del 2020 di Netflix SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano del 2020, ndr) e vissuta per tanti anni con i genitori che una volta usciti dalla comunità si lasciano e si risposano e si riaccompagnano generando fratelli e sorelle. Una situazione che accetta, senza ribellarsi. Tanti lavori per mantenersi, ma sempre a testa alta. Tante porte sbattute in faccia, ma senza mai abbattersi. Nel 2000 il primo ingresso in tv. Il racconto è sempre con il sorriso (tranne alcuni momenti di riflessione): entra con un abito bianco e scarpe a talco alto rosse (è il giorno del suo compleanno). Viene lasciata dal marito Francesco dopo cinque anni di grande sintonia e felicità. Tutto muta. Getta le scarpe rosse e rimane in completo intimo, per poi mettersi un tailleur nero con scarpe da tennis. La vita continua. Interloquisce e coinvolge il pubblico. Corre e balla. Non si risparmia.

Le amicizie, poche e selezionate. Quella del cuore? L’unica che l’ha sempre criticata e che le ha detto dei no: Ema Stokholma (il duo Stokhlogu, ndr).

Gioca sui luoghi comuni che riguardano le donne: essere sempre perfette, appetibili a qualsiasi età, brillanti e schiave. E confessa: “Ho fatto uso di botox, ma vi assicuro che sono in buona compagnia. E se l’ho fatto è stato solo per piacermi”. Il pubblico femminile batte le mani e annuisce. Rivendica il diritto di non avere figli e di poter amare chi vuole: “Ha fatto scandalo quando ho rivelato che il mio attuale compagno aveva 23 anni. Se la situazione fosse a parti opposte nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Con Luigi sto bene, riesce a darmi quella leggerezza di cui ho bisogno, e vi assicuro, che in certi momenti è un’ancora di salvezza”.

Andrea Delogu e Stefano Fabrizi

Al termine, tanti applausi e pubblico soddisfatto compreso il sindaco Mauro Sclavi accompagnato dalla moglie. Immancabili i selfie.

Prossimo appuntamento al Politeama di Tolentino è  il 3 dicembre con Blondie con Paola Giorgi e Cesare Catà. Il ruolo che l’icona della “Bionda” ha assunto nei miti, nella società e nella cultura occidentale raccontato attraverso le vicende di figure come Marlene Dietrich, Marylin Monroe, Brigitte Bardot e Lady Gaga.

A seguire il 7 gennaio Giampaolo Morelli in Scomode verità e 3 storie vere e il 4 febbraio Luca Bizzarri in Non hanno un amico.

Tutte le informazioni sugli spettacoli sono reperibili sul sito www.politeama.org o al Botteghino, aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20 e da tre ore prima di ciascun spettacolo.

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