Festival Barocco delle Marche. A Montecarotto il 21 ottobre (ore 21) La Libertà attraverso il violino Maddalena Lombardini

Teatro di Montecarotto, spettacolo in prima assoluta La Libertà attraverso il violino Maddalena Lombardini, donna emancipata del ‘700.

È un evento importante, quello che sabato 21 ottobre alle ore 21 al Teatro Comunale di Montecarotto inaugura “Musica di Marca”, la Stagione di concerti e spettacolo del centro collinare, nell’ambito del Festival Barocco delle Marche che nella capitale del verdicchio ha stabilito una sua sede produttiva e di programmazione per il bacino della Vallesina, nata dalla sinergia tra Fondazione “Alessandro Lanari” e Comune di Montecarotto.

PRIMA ASSOLUTA. Un evento di rilievo, da non perdere, non solo perché è la première di Stagione, ma perché presenta uno spettacolo teatrale in prima rappresentazione assoluta, una nuova drammaturgia appositamente commissionata e realizzata, dedicata alla figura di artista e di donna di Maddalena Laura Lombardini (Venezia, 1745-1818).

Maddalena è figura musicale di spicco, con una carriera internazionale da compositrice molto rara al tempo per una donna.

Il Violino di Maddalena.jpg

MADDALENA LOMBARDINI. Tra i numerosi e più celebri allievi della scuola violinistica di Tartini, Maddalena fu molto ammirata come violinista e anche come cantante lirica, oltre che come compositrice: come tale apprezzata ed eseguita in vari paesi d’Europa, caratterizzandosi per una scrittura vivace e ricca che traghetta le forme strumentali dal barocco al classicismo, nell’importante transizione stilistica tra il linguaggio tartiniano e quello di Mozart e Haydn.

Maddalena Lombardini

In tale parabola, degna di nota e importante stimolo ancora oggi è la sua autonomia di artista, che in un’epoca assai poco generosa con il genere femminile riesce ad affermarsi a livello internazionale in un ambiente molto maschile –quello del violino solista e tanto più della composizione- grazie alla sola sua individualità, distinta e distante da quella del marito Lodovico Sirmen, a sua volta violinista e compositore.


LO SPETTACOLO. La drammaturgia ripercorre i momenti topici del suo percorso, esistenziale e artistico; dall’infanzia sofferta e concentrata allo studio della musica in uno dei quattro “Conservatori delle povere” di Venezia, all’affrancamento dalle sue stringenti regole di vita, fino alle scelte esistenziali e sociali di matrimonio, maternità, lavoro, vita creativa e artistica: forti e decise, non scevre di sofferenza ma testimoni di un senso di libertà personale e volontà di affermazione di sé grazie al proprio talento, che ancora oggi è di esempio per l’universo femminile e per tutte le giovani generazioni. In scena Sonia Barbadoro, attrice romana di grande esperienza teatrale e notevole recitazione verbale, oltre alla presenza di due violiniste dal vivo, con funzione sia narrativa che musicale in brani di Tartini, Vivaldi e Lombardini stessa. Diploma all’Accademia Nazionale D’arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, Barbadoro si esibisce nei maggiori teatri italiani, diretta da registi come Salveti, Sepe, Castri, Cobelli, Popolizio e molti altri, spaziando da ruoli comici a drammatici e ottenendo premi e riconoscimenti: “Wanda Capodaglio”, “Ubu”, Premio della Critica, “Le maschere del Teatro Italiano”. La regia è di Gianni Gualdoni, che firma anche la drammaturgia e l’impianto scenico.

Ingresso libero. Info: 338-8388746; info@fondazionelanari.it