Inteatro Festival dal 15 al 18 giugno a Polverigi. In programma delle prime assolute. Villa Nappi teatro a cielo aperto / ECCO TUTTO IL CARTELLONE
Inteatro Festival non rinuncia al ruolo di scopritore di talenti e di nuove esperienze teatrali. Questa è la volta di Nathan Ellis drammaturgo britannico che arriva, per la prima volta in Italia con work.txt un originale spettacolo dove non sono gli attori a fare da interpreti ma il pubblico stesso guidato da un programma informatico.
Tra le prime: ULTRAdi Nicola Galli e Cashapona di Simone Donati. Il debutto in forma di work in progress diINSEL firmato da Panzetti/Ticconi, uno spettacolo coprodotto dalla rete JUMP di cui fa parte Inteatro Festival insieme ad altri 9 Festival e centri produzione italiani.
Poi ancora CollettivO CineticO conO + < Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo e gli artisti vincitori del bando OPENCALL2023:
Masako Matsushita conScarto, Veronica Vagnoni e Mirto Krasaki con Leonia, Alessandra e Roberta Indolfi con Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro, Annalì Rainoldi conSongs of extinction, Michele Ifigenia Colturi / Tyche con Amadriade, Marianna Moccia e Sara Lupoli con Wood.
Il Festival si apre giovedì 15 giugno alle ore 19.30 a Villa Nappi in Sala Sommier con lo spettacolo I Am A Problem di Simone Donati, in scena con Stephen Quildan. La performance indaga la complessità della mente umana piena di contraddizioni e incoerenze. Quante volte le nostre azioni vanno contro i nostri pensieri? Simone Donati si è formato a Londra alla Rambert School e ha fatto parte di compagnie internazionali come Balletboyz, Protein Dance, Russell Maliphant Company e molte altre. È stato protagonista dello spettacolo Food Può contenere tracce di…di Luca Silvestrini prodotto da Marche Teatro presentato al Festival nel 2018. Simone Donati è tra gli artisti che partecipano al Progetto Internazionale di cui MARCHE TEATRO è capofila, Crossing The Sea.
La prima giornata di Festival si chiude in Sala Sommier alle 22.00 con Scarto di Masako Matsushita, in collaborazione con Matteo Maffesanti. Un’azione performativa interattiva ed evocativa in grado di favorire cambiamenti e comportamenti. Artista multidisciplinare italo-giapponese, Masako Matsushita si occupa di analisi del movimento attraverso la coreografia e la danza, di installazioni performative e di interazione comunitaria.
Lo spettacolo è stato selezionato nell’ ambito del bando OpenCall2023 promosso da Inteatro Festival sul rapporto creativo tra danza e tematiche ambientali. Scarto fa anche parte del progetto Green Learning, gestito in collaborazione, tra gli altri, con l’Università Politecnica delle Marche, che si sviluppa attorno a tre elementi: corpo, ambiente e intelligenza artificiale (AI).
Artista multidisciplinare italo-giapponese, Masako Matsushita si occupa di analisi del movimento attraverso processi di ricerca, progetti coreografici, installazioni performative e interazione comunitaria.
Matteo Maffesanti regista, filmmaker e operatore teatrale nel sociale collabora da anni con numerosi artisti di fama internazionale tra cui Alessandro Sciarroni, tra gli artisti prodotti in questi anni da Marche Teatro.
Venerdì 16 giugno la serata si apre alle ore 19.00 al Parco di Villa Nappi con Veronica Vagnoni, Myrto Krasaki e Andrea Dell’Olio che presentanoLeonia. Concept / coreografia Myrto Krasaki, Veronica Vagnoni.Leonia, una delle città “invisibili” di Calvino è una città-simbolo di un mondo squilibrato preda di una schizofrenia consumistica che consuma e spreca molto più di ciò di cui ha davvero bisogno. Lo spettacolo è stato selezionato nell’ambito della OpenCall2023 di Inteatro Festival.
Veronica Vagnoni si specializza come danzatrice contemporanea presso la Scuola Internazionale di Danza Contemporanea di Iwanson a Monaco. Durante questo periodo studia con insegnanti e coreografi di fama internazionale inizia a lavorare come danzatrice, insegnante e coreografa. Ha lavorato in Portogallo riportando in Italia i risultati delle residenze fatte e realizzando un Solo al festival “Parole in danza-io donna” di Modena.
Nata ad Atene, Myrto Krasaki ha studiato architettura e danza in Germania, Spagna e Portogallo. Avendo sperimentato vari modi di muoversi in luoghi diversi e con tutori e artisti diversi, la sua pratica di danza si concentra sulla creazione attraverso una costante ricerca dell’improvvisazione, dei modelli di movimento quotidiano e della relazione tra corpo e spazio.
Nel Cortile di Villa Nappi alle ore 19.30 con Alessandra e Roberta Indolfi che presentano Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro. Due corpi come un’entità unica ma che si separa e si riunisce continuamente. “Siamo figlie e madre l’una dell’altra. Siamo state generate dalla nostra stessa carne. Siamo nate due volte.” Lo spettacolo è stato selezionato nell’ambito della OpenCall2023 di Inteatro Festival.
Alessandra e Roberta Indolfi iniziano il loro percorso con la danza alla Civica scuola di teatro Paolo Grassi a Milano. Continuano a formarsi poi tramite laboratori con artisti come gruppo Nanou, Sosta Palmizi, Marco d’Agostin, Jos Baker (Peeping Tom). Parallelamente portano avanti i loro progetti coreografici e la loro ricerca sul movimento, sia come coreografe che come interpreti, adattando i loro lavori anche a spazi urbani. La poetica che stanno affinando si esprime e manifesta attraverso molteplici canali attingendo dal teatro, dalle arti visive, dalla danza e dal cinema.
Alla Sala Sommier replica alle ore 20.00Simone Donati con il suo I Am A Problem.
Chiude la serata al Teatro della Luna alle ore 21.30Nicola Galli con la prima assoluta della sua nuova creazione ULTRA. Concept, regia e coreografia Nicola Galli, danza e creazione Nicola Galli, Massimo Monticelli, allestimento e luci Margherita Dotta, Nicola Galli, dramaturg Giulia Melandri. Lo spettacolo è coprodotto con MARCHE TEATRO. A partire dalle abilità sensoriali, percettive, cognitive e comunicative che costituiscono l’elemento di congiunzione tra i regni biologici, la creazione ULTRA offre una veduta su un mondo nascosto portando alla luce un processo trasformativo incarnato da due corpi elettrici, abitanti in transito e custodi di un archivio di saperi.
Nicola Galli è coreografo, danzatore, light e costume designer. La sua ricerca si declina in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva. Il suo lavoro abbraccia un orizzonte scenico trasversale, nel quale il corpo diviene il centro irradiante di un discorso artistico che si sostanzia in una sensibilità scenica votata all’esplorazione del movimento come panorama ibrido di saperi. Inteatro Festival ha coprodotto, ospitato in diverse occasioni. Nicola Galli e Massimo Monticelli sono tra gli artisti che partecipano al Progetto Internazionale di cui MARCHE TEATRO è capofila, Crossing The Sea.
Sabato 17 giugno alle ore 19.00 al Parco di Villa Nappi Annalì Rainoldi presenta Songs of extinction, coreografia e danza Annalì Rainoldi, musica Fabio Malizia. Songs of extinction nasce dal desiderio di utilizzare la danza per attraversare la condizione di emergenza a cui siamo tutti esposti: l’alterazione irrimediabile degli ecosistemi e il rischio di estinzione di numerose vite sulla terra. Danza e composizione sonora cooperano nel rappresentare la tensione che il pianeta sta vivendo. Il soundscape curato da Fabio Malizia utilizza le registrazioni fornite dagli archivi di RFCx. Indagando il patrimonio sonoro che sta pian piano scomparendo dalla terra si è aperto il dialogo con Rainforest Connection, onlus con sede a San Francisco diventato primo partner del progetto. Lo spettacolo è stato selezionato nell’ambito della OpenCall2023 di Inteatro Festival. Durante lo spettacolo è previsto l’utilizzo del proprio smartphone, l’organizzazione fornirà agli spettatori delle cuffie, se non si dispone delle proprie.
Annalì Rainoldi è danzatrice versatile e coreografa, artista associata a Dancehauspiù Centro Nazionale di Produzione della Danza e sostenuta dal CCN di Nantes. Al centro della sua ricerca lo studio del mito, del rito, di segni e di simboli si intreccia con il tema della memoria che si declina secondo differenti interazioni.
A seguire il 17 giugno alle ore 20.00 CollettivO CineticO presenta O + < Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo al Cortile di Villa Nappi, azione e creazione Francesca Pennini (danza); Andrea Amaducci (grafica live), Angelo Pedroni (Dj Live). Si tratta di una performance modulare durante la quale gli artisti rielaborano e deteriorano di volta in volta le informazioni. Il writer acquisisce dei frame della danza tramite una specifica modalità del guardare e il movimento viene “taggato” con estrema velocità sulla superficie scenica. La danza è costruita e decostruita secondo norme di continua precarietà, che trovano un senso esclusivamente cinetico, irrimediabilmente dinamico.
CollettivO CineticO è fondato nel 2007 dalla coreografa Francesca Pennini e coinvolge oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo con formati al contempo ludici e rigorosi che si muovono negli interstizi tra danza, teatro e arti visive. Collettivo Cinetico partecipa al Progetto Internazionale di cui MARCHE TEATRO è capofila, Crossing The Sea.
Un’altra prima assoluta sarà sempre sabato 17 giugno alle ore 20.40 al Parco di Villa Nappi (itinerante) con Simone Donati che presenta Cashapona, coreografia Simone Donati, musica Atmo Music Productions, danzatori Francesca Merolla, Stephen Quildan, Lucrezia Aiuto, aiuto alla drammaturgia di Taner Ünalgan. L’ispirazione per il progetto Cashapona che significa “palma che cammina” nasce da un’esperienza vissuta nella foresta amazzonica peruviana da cui consegue un tentativo di analisi e assimilazione di aspetti unici e affascinanti della natura con un particolare sguardo ad alcune abitudini, meccanismi di sopravvivenza e di relazione simbiotica che piante e animali mettono in atto. In Cashapona c’è un tentativo di indagine sul legame che intercorre tra ciò che si considera natura e alcuni dei tanti aspetti della natura umana.
La serata di sabato 17 giugno si conclude al Teatro della Luna alle ore 21.30 con la prima italiana di Work.txtuno spettacolo di Nathan Ellis. Lo spettacolo replica poi anche il 18 giugno. Il drammaturgo regista inglese arriva per la prima volta in Italia ad Inteatro Festival con un originale lavoro presentato nella versione italiana prodotta da Marche Teatro. Work.txt è un’opera che indaga i temi dell’occupazione, dell’automazione e di una cultura del lavoro in trasformazione. Uno spettacolo divertente e giocoso dove gli spettatori sono chiamati a partecipare collettivamente. Lo spettacolo ha vinto il Red Theatre International Award for Innovation 2021, ha ottenuto le nomination per l’Innovation Award al VAULT Festival 2020 e per l’OffWestEnd Award IDEA Production 2022 ed è stato presentato al Soho Theatre nel 2022 e ha ricevuto quattro stelle da The Guardian e The Scotsman.
Nathan Ellis è autore teatrale e televisivo. Nathan Ellis vive e lavora tra Londra e Berlino, è attualmente membro della BBC Writersroom Drama Room. Dopo aver studiato all’Università di Oxford, ha iniziato a lavorare al North Wall, in qualità di scrittore in residenza, con un testo teatrale diretto da Iqbal Khan. Si è laureato con lode al master della Royal Central School. Con questo lavoro, definito da The Guardian come “un infuocato esordio” Nathan Ellis è entrato a far parte del gruppo di ricerca European Playwriting lavorando ad Avignone, Ljubljana, Belgrado e Berlino.
Domenica 18 giugno apre la serata al parco di Villa Nappi alle ore 19 Amadriadi di Michele Ifigenia Colturi. Coreografia Michele Ifigenia Colturi, performers Enzina Cappelli, Andreyna De la Soledad, Federica D’Aversa, suono Tarek Bouguerra. Un’evocazione visiva in relazione allo spazio urbano/contemporaneo. La figura delle Amadriadi diventa un espediente per regalare un momento di sospensione allo spettatore. La metamorfosi viene cristallizzata per concedere all’occhio di gioire di questa trasformazione. Lo spettacolo è stato selezionato dalla OpenCall2023 di Inteatro Festival.
Michele Ifigenia Colturi, affianca dal 2015 gli studi universitari in lettere moderne a quelli teatrali. Frequenta e studia con alcune istituzioni teatrali storiche: Teatro Valdoca, Societas Raffaello Sanzio. Nel 2020 si diploma come danzatore-coreografo presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi con il lavoro “Fisica dell’aspra comunione” di Claudia Castellucci. Attualmente lavora come coreografo presso il gruppo Michele Ifigenia/Tyche di cui è membro fondatore, coprodotto da AIEP- Ariella Vidach e ospite in diversi festival come Nao performing, Ipercorpo, Hangartfest,Triennale FOG Milano.
Alle ore 19.30 al Giardino dellaChiesa del SS Sacramento a Villa Nappi debutta in prima assoluta, coreografia Marianna Moccia, Sara Lupoli, performer Maria Anzivino, paesaggio sonoro Julia Primicile Carafa.Wood prende per mano lo spettatore e lo accompagna in un viaggio visuale e sonoro dove le scene dondolano sul sottile filo dell’immaginazione e della compartecipazione, evocando suggestioni legate alla complessità dell’essere umano e all’ ostinata ricerca dell’equilibrio. Lo spettacolo è stato selezionato dalla OpenCall2023 di Inteatro Festival.
Marianna Moccia danzatrice, coreografa e performer aerea. Lavora e performa per prestigiosi coreografi e compagnie tra cui la Fura del Baus e Emanuel Gat. Dal 2016 lavora con Balletto Civile di Michela Lucenti. Collabora con il Collettivo Poetic Punkers diretto da Natalia Vallebona. È co-fondatrice della compagnia FUNA
Sara Lupoli danzatrice e coreografa. Studia in Francia presso l’ESDC di Rossella Hightower e nel 2008 entra a far parte del Cannes Jeune Ballet. Collabora con diverse compagnie tra cui Korper, ArtGarage, il Theatre des Calanques N+N Corsino e lavora come freelance con artisti quali: Noa Wertheim, Sharon Fridman, Eddie Peake e Dimitris Papaioannou. Nel 2014 costituisce a Marsiglia la compagnia crossmediale PianoBe. Entra a far parte di FUNA nel 2020.
Replica alle ore 20:40 al Parco di Villa Nappi Simone Donati con Cashapona e alle ore 21:30 al Teatro della Luna chiude il Festival la replica di Work.txt di Nathan Ellis.
La prevendita si apre giovedì 1 giugno
Carnet giornaliero €20. Biglietti da €5, €8, €10 euro a seconda degli spettacoli.
Dal 15 al 18 giugno è attiva anche la biglietteria a Polverigi 071 9090007.
Velia Papa
INTEATRO Festival è curato da Velia Papa. È sostenuto da Comune di Polverigi, Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche; Banco Marchigiano_Credito Cooperativo, TreValli, FMG Frittelli Maritime Group SpA.
INTEATRO Festival è una manifestazione internazionale storica dedicata alle arti performative contemporanee che ogni anno, nel mese di giugno, anima il piccolo borgo fortificato di Polverigi (a circa 20 km da Ancona) dove si distingue la seicentesca Villa Nappi, sede, durante l’anno, di residenze artistiche con il suo parco secolare.
Il Festival, tradizionalmente dedicato all’innovazione artistica, presenta ogni anno una selezione delle migliori produzioni italiane e straniere nei settori della danza e del teatro, ospitando le più significative e singolari esperienze artistiche contemporanee.
Alcune immagini di Inteatro edizione 2022
15 giugno
ore 19.30 Sala Sommier Villa Nappi
Simone Donati
I Am A Problem
15 e 16 giugno | Sala Sommier Villa Nappi
I Am A Problem – Simone Donati
coreografia/ideazione Simone Donati
performers Simone Donati, Stephen Quildan
musica Atmo Music Productions, instrumental cover of “The end of the World” by Skeeter Davis
video filming Walter Molfese, Black Aurora Films
testo Simone Donati, Stephen Quildan
creato con il sostegno di Oriente Occidente
I Am A Problem (Io sono un problema) indaga la complessità della mente umana piena di contraddizioni e incoerenze. Quotidianamente conviviamo con contraddizioni interne. Quante volte le nostre azioni vanno contro i nostri pensieri? Quante volte i nostri sentimenti contrastano con i nostri principi e le nostre convinzioni? È possibile accettare il fatto di essere più di una cosa sola? È facile perdere sé stessi nel rifiuto delle nostre contraddizioni interne, di quelle degli altri e di quelle presenti nella società in cui viviamo.
Senza rivelare le motivazioni psicologiche dei nostri comportamenti, I Am A Problem vuole portare lo spettatore a identificarsi con i flussi di pensieri narrati dagli interpreti e lasciare spazio all’interpretazione per tutti coloro che desiderano mettersi in discussione.
Simone Donati si diploma nel 2014 alla Rambert School of Ballet and Contemporary Dance di Londra ottenendo un Bachelor of Arts con First Class Honours. Lavora poi con importanti compagnie e coreografi della scena come Balletboyz, Protein Dance, Russell Maliphant, Contact Dance Company, Mir Dance Company, B’cause Dance Company, Richard Chappell Dance, eseguendo lavori di Ivan Pérez, Javier De Frutos, Russell Maliphant, Ivgi & Greben, Antonin Comestaz, Roy Assaf, Fabio Liberti, Giuseppe Spota, Maura Morales, Luca Silvestrini, Pontus Lidberg, Liam Scarlett e altri. Simone inizia a coreografare nel 2012 alla Rambert School e alcune sue creazioni sono state rappresentate al Lilian Baylis studio, al Linbury theatre, al Cloud Dance Festival di Londra, al Teatro Bonci, all’Inteatro Festival di Marche Teatro e al Musiktheater Im Revier in occasione della serata #EmbraceYourself della MIR Dance Company. È uno dei vincitori del bando residenze Oriente Occidente 2023. Fin dall’inizio della sua carriera, si concentra sull’insegnamento a danzatori pre-professionisti e professionisti, tenendo lezioni e workshop che includono floorwork, contact, improvvisazione, release e approfondimenti sulla ricerca coreografica e sull’anatomia. Senza concentrarsi solo sull’estetica, l’intento di Simone è quello di privilegiare la comunicazione di un messaggio o l’analisi di un argomento e di affrontare temi in cui gli spettatori possano vivere un’esperienza insieme agli interpreti, ponendosi domande su se stessi in relazione all’argomento trattato o addirittura essendo parte integrante dell’esperienza. Queste sono alcune delle organizzazioni/istituzioni per cui ha tenuto lezioni e workshop: Ballet am Rhein Dusseldorf, Mir Dance Company Gelsenkirchen, Rambert School – Trinity Laban – DanceWorks – The Place – Santa Barbara University – Alberta Ballet di Calgary – Ateneo Danza summer course – Agora coaching project – Centro ArteMente – Balletboyz company e Balletboyz Dancers course – DanzarTeatro Padova, Luz Siedlce, the Evening Space Malta, YGP Italy e altri. Durante la sua permanenza a Londra, Simone ha partecipato e contribuito allo sviluppo di progetti di danza inclusiva come “Dance Together”, “Richmond Project” e “Parkinson’s Can Dance”, aiutando le persone affette da disabilità a connettersi con la danza e il movimento. Simone è il creatore e direttore artistico di Indomita e co-direttore artistico di Atmo Music Productions.
15 giugno ore 20.30 Teatro della Luna
work in progress
Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi
INSEL
coprodotto con Marche Teatro
15 giugno | Teatro della Luna
INSEL – Panzetti/Ticconi WORK IN PROGRESS
concept, coreografia, voci Panzetti / Ticconi
interpreti Sissj Bassani, Efthimios Moschopoulos, Aleksandra Petrushevska, Julia Plawgo
composizione musica Demetrio Castellucci
musica e voce Gavino Murgia
disegno luci Annegret Schalke
costumi Werkstattkollektiv
supporto drammaturgico nel quadro della Rete JUMP Piersandra Di Matteo
approfondimento teorico psicoanalitico Daniela Frau
direzione tecnica in tour Michele Piazzi, Annegret Schalke
produzione Panzetti / Ticconi GbR (DE); Associazione Culturale VAN (IT)
finanziato da Berlin Senate Department for Culture and Europe (DE)
coproduzione Tanz im August / HAU Hebbel am Ufer (DE) // progetto di rete JUMP (formata da Oriente Occidente, Festival MILANoLTRE, I Teatri di Reggio Emilia, Lavanderia a Vapore/Piemonte dal Vivo, Marche Teatro/Inteatro Festival, Orbita, Scenario Pubblico / Centro di Rilevante Interesse Nazionale, Teatro Comunale di Vicenza, Teatro Stabile dell’Umbria) (IT) // Torinodanza Festival / Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale (IT) // Julidans Amsterdam (NL) // Pact Zollverein (DE) // Le Manège, scène-nationale – Reims (FR) // Le Pacifique – CDCN Grenoble Auvergne Rhône-Alpes (FR) // rete Les Petites Scènes Ouvertes con il supporto di Caisse des dépôts (FR) // Centre Chorégraphique National de Nantes attraverso il suo dispositivo Accueil Studio (FR) // CCNR / YUVAL PICK attraverso il suo dispositivo Accueil Studio (FR) // Fuori Margine Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna (IT)
programma di residenza artistica Centre Chorégraphique National de Nantes (FR) // Lavanderia a Vapore/Piemonte dal Vivo(IT) // Kinosaki International Arts Center (Toyooka city) (JP) // TEN Teatro Eliseo Nuoro (IT) // Le Pacifique – CDCN Grenoble Auvergne Rhône-Alpes (FR) in collaborazione con CCNR / YUVAL PICK (FR) // Chorège – CDCN Falaise Normandie (FR) // Scenario Pubblico / Centro di Rilevante Interesse Nazionale (IT) // Le Manège, scène-nationale – Reims (FR)
L’impatto fisico del naufrago su un’isola deserta e la caduta nel profondo della propria interiorità, sono in INSEL collisioni equivalenti. INSEL, in italiano ISOLA è una creazione coreografica e sonora per 4 performer, che sceglie una condizione geografica come riferimento simbolico per volgere lo sguardo all’individuo e l’inevitabile incontro con la propria ombra.
Due figure, sorvegliate dalle loro ombre, trovano nel monologo l’unico canale espressivo. Compiaciute dai loro stessi toni sofferenti non contemplano la presenza dell’altro. Precipitano nell’oscuro del proprio essere, inscenando il dramma del proprio narcisismo. Le ombre si estendono come oscurità maestosa e voce, una voce antica, profonda, che con vibrazioni telluriche dissestanti scardina ogni tipo di protagonismo egoico e lascia spazio, tra il terreno sformato e scosso, al possibile emergere di una comunità. Il lamento, da solitaria narcisistica espressione del singolo, si struttura in cadenzati gesti collettivi. Le prefiche conducono il rituale, mentre la voce dell’isola accompagna e lenisce.
La voce, di Gavino Murgia, si ispira alla tradizionale tecnica del Cantu a Tenore originaria dell’isola di Sardegna.
Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme come duo artistico dal 2008. La loro ricerca si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva. Approfondendo tematiche legate alla storica unione tra comunicazione, violenza e potere, attingono ad immaginari antichi costruendo figure o immagini ibride tra storia e contemporaneità. Entrambi si diplomano presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequentano la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci.
Nel 2010 si trasferiscono in Germania e approfondiscono percorsi individuali ma reciprocamente complementari: Enrico studia a Berlino Danza e Coreografia presso la Inter-University Center for Dance (HZT), Ginevra arte Intermediale presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Hochschule für Grafik und Buchkunst (HGB). Con il loro lavoro coreografico HARLEKING (2018) ottengono diversi riconoscimenti internazionali, oltre ai più importanti festival internazionali, è stato presentato alla piattaforma europea AEROWAVES Twenty 19, alla New Italian Dance (NID) Platform e alla Tanzplattform Deutschland 2020. Nel 2019 vincono con la performance site-specific JARDIN / ARSENALE il premio Arte Laguna 13 nella sezione performance e videoarte, la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano con il quale realizzano il loro ultimo lavoro AeReA, il Premio Danza&Danza come coreografi emergenti e vengono nominati “Talento dell’anno” dalla rivista tedesca Tanz. La loro ultima ricerca artistica indaga il potere simbolico dell’oggetto bandiera e ha preso forma attraverso la realizzazione di un dittico composto da due lavori coreografici (AeReA / 2019 e ARA! ARA! / 2021) e si è concluso con un lavoro filmico (Silver Veiled / 2021). Con AeReA hanno vinto la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano, mentre ARA! ARA! è stato sostenuto dalla Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito di New Settings Program. Il lavoro filmico Silver Veiled è stato commissionato dal Dublin Dance Festival e presentato al Torino Film Festival. Nel 2021 ricevono una commissione dalla compagnia berlinese Dance On Ensemble per realizzare la loro ultima creazione per più performer MARMO, una risposta coreografica al lavoro di Lucinda Childs.
15 giugno ore 22.00 Teatro della Luna
Masako Matsushita
SCARTO
15 giugno | Teatro della Luna
SCARTO – Masako Mitsushita
concept Masako Matsushita in collaborazione con Matteo Maffesanti
coreografia e danza Masako Matsushita
contributi video Matteo Maffesanti
creative technologist Andrea Zaninello
esperto di intelligenza artificiale presso il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università Politecnica delle Marche Prof. Associato Adriano Mancini
costumi Eticò Sartoria Marchigiana
tessuti Cristina Camponi – Camponi Atelier
consulenza alla drammaturgia Paolo Paggi
produzione OperaEstate e Sineglossa
co-produzione Associazione Fattoria Vittadini
ideazione e sviluppo progetto Sineglossa
creazione database, realizzazione video didattico, interventi formativi nelle scuole Italia Che Cambia
creative producer Stefania Mangano
residenze artistiche CSC Basano del Grappa, Creative Ground Sineglossa e Teatro alla Maddalena Hangartfest
SCARTO è la parola chiave e punto di partenza della ricerca dell’artista multidisciplinare Masako Matsushita in collaborazione con l’artista visivo Matteo Maffesanti.
SCARTO è il titolo di un’azione performativa evocativa capace di incoraggiare cambiamenti e comportamenti.
SCARTO è un pensiero creativo applicato al movimento e sperimentazione sull’Intelligenza Artificiale (IA).
SCARTO è parte di un progetto dal nome Green Learning che si sviluppa attorno a tre elementi: corpo, ambiente e IA. Questi tre elementi dialogano tra loro, co-abitano lo spazio mostrando un territorio in trasformazione. La danzatrice, l’IA e gli oggetti in scena si sovrappongono, si annullano, si scambiano, perdono e acquistano valore, perdono e acquistano volume scartandosi e rivalutandosi vicendevolmente, generando contenuti e immagini al confine con il reale.
Dove inizia e dove finisce l’identità di questi corpi?
Masako condivide con noi alcune riflessioni che popolano la sua indagine:
“Che cos’è lo scarto e quanti significati ha? Quante cose potremmo fare e ricreare da ciò che scartiamo? Che relazione c’è tra scarto e IA? Avete mai scartato una carta? Avete mai scartato qualcosa o qualcuno? Qual’è la caramella preferita che vi piace scartare? Il nostro corpo genera scarto? Secondo voi esistono angoli di pelle scartate dalle nostre azioni quotidiane? L’IA é generatore o generatrice di scarto?”
Green Learning è il nome di una sfida con l’obiettivo di riflettere sul tema dell’educazione ambientale.
Green Learning è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Sineglossa e il Comune di Bassano del Grappa, Italia che Cambia Aps, l’Università Politecnica delle Marche, il Liceo Ginnasio Statale G. B. Brocchi, l’IIS A. Scotton, l’IIS L. Cambi – D. Serrani, l’IIS “Savoia Benincasa”, realizzato con il sostegno di Cariverona.
Artista multidisciplinare italo-giapponese, Masako Matsushita si occupa di analisi del movimento attraverso processi di ricerca, progetti coreografici, installazioni performative e interazione comunitaria. Esplora la presenza del corpo nello spazio con l’obiettivo di generare architetture per la socializzazione attraverso i sensi, le partiture, le mappe, indagando la connessione tra cultura ed estetica, identità e tradizione, dispositivi virtuali e pratiche sensoriali.
Matteo Maffesanti regista, filmmaker e operatore teatrale nel sociale, diplomato presso il Teatro Nucleo di Ferrara. A partire dal 2012 partecipa in veste di documentarista a numerosi progetti internazionali di ricerca coreografica promossi da OperaEstate Festival Veneto. Collabora con numerosi coreografi tra i quali Marco D’Agostin, Masako Matsushita e Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla carriera per la danza contemporanea. Nel 2014 avviene l’importante incontro con la coreografa Silvia Gribaudi, con la quale inizia un rapporto artistico continuativo che si sviluppa in produzioni coreografiche e progetti di comunità. Nel 2019 con Silvia Gribaudi è co-autore dello spettacolo Graces e Humana Vergogna, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura. Il suo documentario 88 Giorni nelle farm Australiane, una ricerca sulla nuova migrazione giovanile italiana in Australia, viene proiettato presso la biblioteca del Senato della Repubblica Italiana e ottiene numerosi riconoscimenti a festival nazionali e internazionali. Nel 2021 realizza il documentario Doam tratto dal progetto Diary of a Move di Masako Matsushita, un’opera distribuita dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione Internazionale Italiana. Nello stesso anno collabora con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca al progetto dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Coreografie del tempo, un’indagine in sei tappe, a cura di Susanne Franco. Nel 2022, in occasione del decimo anno della performance Folk-s di Alessandro Sciarroni, presenta il documentario Will you still love me tomorrow?
al festival Bolzano Danza 2022. Nello stesso anno realizza per Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, in
collaborazione con Triennale Milano, il video della performance Voci da Mondo Reale, diretta dal compositore e musicista Alexis Paul in collaborazione con Alessandro Sciarroni. In qualità di regista nel 2023 realizza con il
collettivo Elevator Bunker la performance Delivery, una produzione Zebra Cultural Zoo in co-produzione con il
Festival Danza in Rete – Teatro Comunale città di Vicenza, con il sostegno del CSC di Bassano del Grappa e La
Corte Ospitale di Rubiera.
16 giugno
16 giugno ore 19.00 Parco Villa Nappi Veronica Vagnoni e Mirto Krasaki Leonia
performer Veronica Vagnoni, Andrea Dell’Olio, Myrto Krasaki
Leonia, come le altre città “invisibili” di Calvino è una città-simbolo di qualcos’altro: un mondo squilibrato preda di una schizofrenia consumistica che consuma e spreca molto più di ciò di cui ha davvero bisogno. Con un procedimento narrativo noto e utilizzato in più occasioni Italo Calvino parte da una realtà immaginaria quasi surreale, per cogliere, in maniera esagerata e paradossale ma efficace, un problema concreto che riguarda da vicino la società in cui viviamo. Ogni giorno gli abitanti di Leonia gettano via le cose vecchie e le sostituiscono con cose nuove. La conseguenza di un tale comportamento è una montagna di rifiuti che rischia di sommergere la città.
Inspirate dal testo di Italo Calvino abbiamo iniziato la ricerca per creare una coreografia che rappresentasse gli effetti che hanno provocato il capitalismo e la globalizzazione nel mondo e nella società in cui ci troviamo oggi.
Siamo sempre più veloci, concentrati sul produrre e consumare in modo eccessivo, sfruttando anche il genere umano. Quest’ultimo arriva addirittura a diventare una macchina per la sovraproduzione.
Abbiamo iniziato la nostra ricerca esplorando questi tre stati: Competizione, Compulsione e Produttività.
Veronica Vagnoni ha iniziato a studiare danza all’età di soli 5 anni.
Approfondisce i suoi studi presso il Liceo Coreutico dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Si specializza come danzatrice contemporanea presso la Scuola Internazionale di Danza Contemporanea di Iwanson a Monaco. Durante questo periodo studia con insegnanti e coreografi di fama internazionale inizia a lavorare come danzatrice, insegnante e coreografa. Crea il suo primo assolo cyborg presentato nel Blackbox del teatro Gasteig.
Dopo la creazione del progetto (h)eart(h), si trasferisce in Portogallo per iniziare un altro percorso nella Companhia Instàvel con Faicc. In seguito, torna in Italia per portare in scena il risultato di due residenze artistiche al festival “Ritratti d’artista” di Ascoli Piceno. L’anno successivo è invitata come artista ospite ad aprire lo stesso festival.
Nel frattempo realizza il solo privata a “Parole in danza-io donna” di Modena.
Nata ad Atene, Myrto ha studiato architettura e danza in Germania, Spagna e Portogallo. Avendo sperimentato vari modi di muoversi in luoghi diversi e con tutori e artisti diversi, la sua pratica di danza si concentra sulla creazione attraverso una costante ricerca dell’improvvisazione, dei modelli di movimento quotidiano e della relazione tra corpo e spazio.
Il suo background nella teoria e nella pratica dell’architettura espande i suoi strumenti creativi nel campo della teoria dello spazio, della sociologia e della ricerca filosofica. È interessata a comporre opere d’arte basate sulla multidisciplinarietà e sulla collaborazione internazionale con artisti di vari ambiti, commentando e analizzando i comportamenti e i modelli sociali attraverso il movimento, utilizzando riferimenti alla filosofia, alla teoria urbana e all’architettura. Nel corso della sua formazione si è laureata con un Master in architettura, ha frequentato seminari di fotografia, video-danza, architettura performativa e ha recentemente completato il FAICC (Corso Avanzato di Interpretazione e Coreografia) curato dalla Companhia Instavel di Porto, Portogallo. Lo spazio, la natura, l’ambiente sociale e politico sono le sue ispirazioni e il corpo lo strumento principale per esplorarli e sperimentarli.
16 giugno ore 19.30 Cortile Villa Nappi Alessandra e Roberta Indolfi Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro.
16 giugno | Cortile Villa Nappi
Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro. – Alessandra e Roberta Indolfi
coreografe ed interpreti Alessandra e Roberta Indolfi
musica Undular – Caterina Barbieri
drammaturgo Diego Pleuteri
crediti foto Marina Alessi
Siamo state la stessa persona, siamo state la stessa carne, siamo state lo stesso respiro, e poi qualcosa ha deciso che quell’uno non bastava, che da quell’uno dovesse nascere un’altra vita. Siamo figlie e madre l’una dell’altra. Siamo state generate dalla nostra stessa carne. Siamo nate due volte.
Ora siamo due, in vita, con le stesse sembianze fisiche e con tutto il nostro errare, incespicare e lottare con ciò che non possiamo controllare: la nostra origine, la nostra storia, la nostra nascita, scritta sulla nostra pelle, insita nel nostro modo uguale di respirare, camminare, incurvare la schiena, parlare al telefono.
Danziamo e cadiamo per cercare di stare al mondo, in un mondo che è attratto da ciò che c’è tra noi e allo stesso tempo brama la nostra separazione. Un mondo che ha giocato con noi ad “indovina chi”, che ci ha tolto nome e nel frattempo ci ha domandato curioso “come si fa? Cosa si prova?”.
Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro.
Due corpi che si incarnano e si scarnano.
Alessandra e Roberta Indolfi iniziano la loro formazione artistica, all’età di 14 anni, presso l’Allegra Brigata, un’associazione teatrale amatoriale di Monopoli, il loro paese d’origine. Crescendo arricchiscono il loro percorso partecipando a laboratori e workshop presenti nel territorio pugliese e non, con: Maurizio Pellegrini, Danilo Giuva, Daniel Gol, Sandro Maria Campagna, Alaa Safi, Giulia Pastore, Giuliano Scarpinato, e infine Leonarda Saffi, attrice della compagnia di Emma Dante, vocal performer e musicista, con cui si formano per gli anni successivi. Nel 2019 vengono ammesse alla Civica scuola di teatro Paolo Grassi a Milano, dove inizia il loro percorso con la danza. Nella scuola studiano con danzatori come Francisco Sedeno, Carlotta Zamparo, Ariella Vidach, Biagio Caravano, Emanuela Tagliavia, Giorgio Azzone, Davide Montagna, Paola Lattanzi e Maria Consagra. Si diplomano a luglio 2022 debuttando con “Ostinato” di Elie Tass (Ballet C de la B), sul palco di Triennale Milano. Dopo essersi diplomate continuano a formarsi nell’ambito della danza tramite laboratori, quali: “Il metodo Alphamet” di gruppo Nanou condotto da Marco Valerio Amico, “La danza Poetica” con Sosta Palmizi di Giorgio Rossi, “Le memorie del corpo” di Marco d’Agostin e workshop con Jos Baker (Peeping Tom). Parallelamente portano avanti i loro progetti coreografici e la loro ricerca sul movimento, sia come coreografe che come interpreti, adattando i loro lavori anche a spazi urbani. La poetica che stanno affinando si esprime e manifesta attraverso molteplici canali, in base all’urgenza che porta con se la scena stessa attingono dal teatro, dalle arti visive, dalla danza e dal cinema.
16 giugno ore 20.00 Sala Sommier
Simone Donati
I Am A Problem
16 giugno ore 21.30 Teatro della Luna
prima assoluta
Nicola Galli
ULTRA
coprodotto con Marche Teatro
16 giugno | Teatro della Luna
ULTRA – Nicola Galli PRIMA ASSOLUTA
concept, regia e coreografia Nicola Galli
danza e creazione Nicola Galli, Massimo Monticelli
allestimento e luci Margherita Dotta, Nicola Galli
dramaturg Giulia Melandri
odore di scena Aquaflor Firenze
produzione TIR Danza
co-produzione Marche Teatro / Inteatro Festival, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
con il sostegno di CCN Ballet de Lorraine, ATER Fondazione, Network Grand Luxe
residenze artistiche CCN Ballet de Lorraine accueil studio 22/23, ICK Amsterdam, residenze Inteatro, Grand Studio Bruxelles, ICK Amsterdam, Centro Culturale S. Chiara
in collaborazione con Rete Almagià
Di fronte a noi, il sottosuolo.
Una cavità buia e terrosa che ospita un ecosistema invisibile e operoso, composto da organismi impegnati nel complesso processo di costante connessione, scambio e trasformazione della materia.
A partire dalle abilità sensoriali, percettive, cognitive e comunicative che costituiscono l’elemento di congiunzione tra i regni biologici, la creazione ULTRA offre una veduta su un mondo nascosto portando alla luce un processo trasformativo incarnato da due corpi elettrici, abitanti in transito e custodi di un archivio di saperi.
L’atavica separazione tra umano e non-umano trova corpo nella visione scenica di una voragine contemporanea quale disincanto, crepuscolo e caduta dell’egemonia umana sul mondo, nel tentativo di ridefinire i confini tra i regni e ricucire le asimmetrie del presente.
Nella stretta relazione tra corpo, suono, vocalità, luce e odori si sostanzia una trama drammaturgica tesa a interrogare l’umano e a proporre un’inedito ordine di percezione. Includere nel nostro agire saperi, visioni, tempi e linguaggi “altri” ci permette di accogliere relazioni inattese e di aprirci a un nuovo possibile sistema di comunicazione che aspira a ridefinire il concetto stesso di intelligenza.
ULTRA ci spinge a immaginarci ulta-umani, uniti in uno slancio di contaminazione collettiva, per riconoscere il potere rigenerativo delle relazioni tra le cose e percepire un’equilibrata e profonda organizzazione simbiotica del mondo.
Nicola Galli (1990, Italia) si occupa di ricerca corporea ed è coreografo, danzatore, light e costume designer.
La sua ricerca si declina in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva.
A partire dalle scienze naturali, la geometria, l’astronomia, l’architettura e la passione per la fotografia, il suo sguardo è affascinato dall’anatomia umana, dalla luce e dal suono, elementi chiave che nutrono la stretta relazione tra i soggetti che abitano la scena in un’ottica di interdipendenza. Il suo lavoro abbraccia un orizzonte scenico trasversale, nel quale il corpo diviene il centro irradiante di un discorso artistico che si sostanzia in una sensibilità scenica votata all’esplorazione del movimento come panorama ibrido di saperi.
Nicola Galli esordisce come ginnasta agonista e si avvicina ai linguaggi del contemporaneo con il Teatro Nucleo e successivamente danzando per la compagnia CollettivO CineticO dal 2010 al 2014. Dal 2010 sviluppa un’indagine coreografica incentrata sul profondo rapporto tra uomo e natura e sull’analisi delle nozioni di “stratificazione” e “paesaggio”. Parallelamente alla ricerca più specificamente artistica, conduce percorsi formativi dedicati a bambini, adulti e giovani danzatori e danzatrici in formazione, sviluppando un personale metodo volto all’esplorazione del movimento, alla scoperta di nuove visioni e percezioni del corpo e all’approfondimento del personale confine fisico e comunicativo. Dal 2014 è artista sostenuto dall’organismo di produzione TIR Danza.
17 giungo
17 giugno ore 19.00 Parco Villa Nappi
Annalì Rainoldi
Songs of extinction
17 giugno | Parco Villa Nappi
Songs of extinction – Annalì Rainoldi
coreografia e danza Annalì Rainoldi
musica Fabio Malizia
costumi Barbara Sambri
consulenza Francesca Gironi
produzione DancehausPiù
in collaborazione con Rainforest Connection
Songs of extinction nasce dal desiderio di utilizzare la danza per attraversare la condizione di emergenza a cui siamo tutti esposti: l’alterazione irrimediabile degli ecosistemi e il rischio di estinzione di numerose vite sulla terra.
Danza e composizione sonora cooperano nel rappresentare la tensione che il pianeta sta vivendo, attraverso la scrittura coreografica di una lettera alla terra, di un canto d’invocazione.
Durante lo spettacolo è previsto l’utilizzo del proprio smartphone, l’organizzazione fornirà agli spettatori delle cuffie, se non si dispone delle proprie.
I suoni in via d’estinzione andranno a comporre il paesaggio sonoro di una danza in dialogo con gli ecosistemi a rischio e con gli animali che li abitano. Il soundscape curato da Fabio Malizia utilizza le registrazioni fornite dagli archivi di RFCx, un live stream da un luogo monitorato, e una composizione sonora originale creata per questo progetto.
Indagando il patrimonio sonoro che sta pian piano scomparendo dalla terra si è aperto il dialogo con Rainforest connection, onlus con sede a San Francisco diventato primo partner del progetto. RFCx che si occupa di tecnologia della conservazione ha creato una rete acustica globale e un sistema di monitoraggio per individuare le minacce ambientali e per proteggere la biodiversità. RFCx sta sviluppando il più grande progetto di gestione collaborativa dell’ecosistema in corso al mondo.
Danzatrice versatile e coreografa, artista associata a DancehausPiù Centro Nazionale di Produzione della Danza e sostenuta dal CCN di Nantes. Dopo la laurea con lode in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, si diploma in teatrodanza presso la scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Arricchisce e plasma il suo linguaggio espressivo e interpretativo grazie all’incontro con importanti maestri della scena nazionale e internazionale. Danza negli spettacoli di MK, Emio Greco, Lucinda Childs, Susanna Beltrami, Luciano Padovani, Emanuel Gat, Helen Cerina. I suoi lavori autoriali sono selezionati e ospitati dalla rete Anticorpi XL, Fabbrica Europa, Romaeuropa DNA, MaggioDanza, festival Exister, Danz’è Oriente Occidente, festival delle miniature di Belgrado, idnight di Hereford UK, CCN di Nantes, Zawirowania Festival a Varsavia.
Al centro della sua ricerca lo studio del mito, del rito, di segni e di simboli si intreccia con il tema della memoria che si declina secondo differenti interazioni: la memoria del corpo intesa come memoria cellulare rivela l’essenza profonda e non addomesticata dell’essere umano, la memoria emotiva che si rivela attraverso il gesto guidato dalla pura intuizione, la memoria collettiva portata attraverso l’uso di segni e simboli nell’interazione di differenti linguaggi.
17 giugno ore 20.00 Cortile Villa Nappi
CollettivO CineticO
O + < Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo
17 giugno | Cortile Villa Nappi
O+< Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo – CollettivO CineticO
azione e creazione Francesca Pennini o Teodora Grano (danza); Andrea Amaducci (grafica live), Angelo Pedroni (Dj Live)
Una ricerca sul contenuto dinamico dell’istante formale, sulla complessità coerente della
percezione lampante, sulla struttura filtrante del feedback in linguaggi differenti. Un processo
sintetico del movimento tramite una raccolta aleatoria di istanti.
Si tratta di una performance modulare durante la quale gli artisti rielaborano e deteriorano di
volta in volta le informazioni. Il writer acquisisce dei frame della danza tramite una specifica
modalità del guardare e il movimento viene “taggato” con estrema velocità sulla superficie
scenica. La danza è costruita e decostruita secondo norme di continua precarietà, che trovano un senso esclusivamente cinetico, irrimediabilmente dinamico.
CollettivO CineticO è fondato nel 2007 dalla coreografa Francesca Pennini e coinvolge oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo con formati al contempo ludici e rigorosi che si muovono negli interstizi tra danza, teatro e arti visive. CollettivO CineticO ha prodotto 64 creazioni ricevendo numerosi premi tra cui: “Jurislav Korenić Award Best Young Theatre Director; Premio Rete e Critica miglior artista 2014; Premio Danza&Danza a F. Pennini come miglior coreografa e interprete 2015; Premio Hystrio Iceberg 2016; Premio MESS a Be Festival 2016; Premio Nazionale dei Critici di Teatro 2016; Premio UBU 2017 per miglior spettacolo di Danza; Nomination Premio UBU miglior spettacolo di Danza 2021 e 2022 e il Grand-Prix Golden L.Wreath Award miglior spettacolo 58° Festival MESS.
17 giugno ore 20.40 Parco Villa Nappi (itinerante)
prima assoluta
Simone Donati
Cashapona
17 e 18 giugno | Parco Villa Nappi
CASHAPONA – Simone Donati PRIMA ASSOLUTA
coreografia Simone Donati
musica Atmo Music Productions
danzatori Francesca Merolla, Stephen Quildan, Lucrezia Aiuto
costumi Stefania Cempini
aiuto con la drammaturgia Taner Ünalgan
assistenza nella ricerca Clarissa Serri (architetto)
L’ispirazione per il progetto Cashapona che significa “palma che cammina” nasce da un’esperienza vissuta nella foresta amazzonica peruviana da cui consegue un tentativo di analisi e assimilazione di aspetti unici e affascinanti della natura con un particolare sguardo ad alcune abitudini, meccanismi di sopravvivenza e di relazione simbiotica che piante e animali mettono in atto. In Cashapona c’è un tentativo di indagine sul legame che intercorre tra ciò che si considera natura e alcuni dei tanti aspetti della natura umana.
L’ipotesi del sociobiologo Edward Wilson dice che gli esseri umani sono biologicamente predisposti a cercare il contatto con le forme naturali e viventi, costituendo un primo passo per decentrarsi da sé stessi e provare un senso di affiliazione con gli altri esseri viventi (empatia).
In un momento storico in cui l’empatia, la sensibilità e l’attenzione al tema dell’ecologia e della cura dell’ambiente sono essenziali, Cashapona rappresenta una parentesi sospesa, un momento di condivisione di spazi, di riflessione e di connessione con la natura, con gli altri e con noi stessi.
Simone Donati si diploma nel 2014 alla Rambert School of Ballet and Contemporary Dance di Londra ottenendo un Bachelor of Arts con First Class Honours. Lavora poi con importanti compagnie e coreografi della scena come Balletboyz, Protein Dance, Russell Maliphant, Contact Dance Company, Mir Dance Company, B’cause Dance Company, Richard Chappell Dance, eseguendo lavori di Ivan Pérez, Javier De Frutos, Russell Maliphant, Ivgi & Greben, Antonin Comestaz, Roy Assaf, Fabio Liberti, Giuseppe Spota, Maura Morales, Luca Silvestrini, Pontus Lidberg, Liam Scarlett e altri. Simone inizia a coreografare nel 2012 alla Rambert School e alcune sue creazioni sono state rappresentate al Lilian Baylis studio, al Linbury theatre, al Cloud Dance Festival di Londra, al Teatro Bonci, all’Inteatro Festival di Marche Teatro e al Musiktheater Im Revier in occasione della serata #EmbraceYourself della MIR Dance Company. È uno dei vincitori del bando residenze Oriente Occidente 2023. Fin dall’inizio della sua carriera, si concentra sull’insegnamento a danzatori pre-professionisti e professionisti, tenendo lezioni e workshop che includono floorwork, contact, improvvisazione, release e approfondimenti sulla ricerca coreografica e sull’anatomia. Senza concentrarsi solo sull’estetica, l’intento di Simone è quello di privilegiare la comunicazione di un messaggio o l’analisi di un argomento e di affrontare temi in cui gli spettatori possano vivere un’esperienza insieme agli interpreti, ponendosi domande su se stessi in relazione all’argomento trattato o addirittura essendo parte integrante dell’esperienza. Queste sono alcune delle organizzazioni/istituzioni per cui ha tenuto lezioni e workshop: Ballet am Rhein Dusseldorf, Mir Dance Company Gelsenkirchen, Rambert School – Trinity Laban – DanceWorks – The Place – Santa Barbara University – Alberta Ballet di Calgary – Ateneo Danza summer course – Agora coaching project – Centro ArteMente – Balletboyz company e Balletboyz Dancers course – DanzarTeatro Padova, Luz Siedlce, the Evening Space Malta, YGP Italy e altri. Durante la sua permanenza a Londra, Simone ha partecipato e contribuito allo sviluppo di progetti di danza inclusiva come “Dance Together”, “Richmond Project” e “Parkinson’s Can Dance”, aiutando le persone affette da disabilità a connettersi con la danza e il movimento. Simone è il creatore e direttore artistico di Indomita e co-direttore artistico di Atmo Music Productions.
17 giugno ore 21.30 Teatro della Luna
prima italiana
Nathan Ellis
Work.txt
produzione Marche Teatro
17 e 18 giugno | Teatro della Luna
work.txt – Nathan Ellis PRIMA ITALIANA
scritto e diretto da Nathan Ellis
prodotto da Eve Allin
produttore originale Emily Davis
direttore tecnico Harry Halliday
musica e suoni di Tom Foskett-Barnes
luci di Danny Vavrečka
drammaturgia di Sam Ward e Ben Kulvichit
aiuto drammaturgico di Grace Venning e Charlotte Fraser
per la versione italiana
produzione MARCHE TEATRO diretta da Velia Papa
direttore tecnico Roberto Bivona
tecnico audio video Federico Occhiodoro
tecnici di compagnia Franco Mastropasqua/Francesco Mentonelli (adattamento luci)
Ma i lavoratori non ci sono, pertanto tocca a voi.
Timbrerete il cartellino all’inizio.
Farete brevi pause ad intervalli regolari.
Lavorerete in gruppo ma anche individualmente.
Sarete il capo di voi stessi. Sarete liberi”
Lo spettacolo indaga i temi dell’occupazione e di una cultura del lavoro sempre in movimento.
Una persona in una città non meglio identificata ha appena smesso di lavorare, il pubblico dovrà cercare di scoprire perché.
WORK.TXT è uno spettacolo senza attori, interamente agito dagli spettatori stessi, chiamati a partecipare sia in sala che (per i volontari) sul palcoscenico. Si tratta di un lavoro rivolto a persone alla ricerca di qualcosa di diverso, di un’esperienza interattiva divertente ed entusiasmante. WORK.TXT è per un pubblico che, nell’andare a teatro, abbia il desiderio di partecipare ad un’esperienza live coinvolgente, capace non solo di far emergere un senso di connessione tra gli spettatori, ma anche di rendere diversa e unica ogni singola rappresentazione, a seconda del luogo e degli spettatori che ne prendono parte. Lo spettacolo ha vinto nel l Red Theatre International Award for Innovation 2021, ha ottenuto le nomination per l’Innovation Award al VAULT Festival 2020 e per l’OffWestEnd Award IDEA Production 2022 ed è stato invitato allo Showcase internazionale di Caravan 2022.
“La ricerca esistenziale si mescola con la commedia pungente per dar vita ad uno spettacolo avventuroso che vedrà come protagonisti i suoi stessi spettatori” The Guardian
“La qualità della scrittura intorno a questo tema è chiara e a tratti straordinaria… l’atmosfera generale è toccante” The Scotsman
Nathan Ellis è autore teatrale e televisivo. Dopo aver studiato inglese a Oxford, ha iniziato a scrivere presso il North Wall di Oxford, con uno spettacolo diretto da Iqbal Khan. In seguito è stato Embassy Scholar presso la Royal Central School of Speech and Drama, dove si è diplomato con lode. Durante il master ha scritto la sua prima opera teatrale No One Is Coming to Save You, che ha debuttato a Edimburgo nel 2018. Questo spettacolo è stato definito un “brillante debutto” dal The Guardian e ha intrapreso una tournée nazionale nel 2019. Nel 2019, ha realizzato work.txt, un’opera teatrale senza attori, al Yard Theatre nell’ambito del programma Live Drafts di nuovi lavori. Lo spettacolo è stato presentato al Soho Theatre nel 2022. Ha ricevuto quattro quattro stelle da The Guardian e The Scotsman, oltre a una nomination all’OFFIE. Nel 2020 il suo spettacolo SUPER HIGH RESOLUTION, su un medico sull’orlo di un esaurimento nervoso, è stata inserita nella shortlist del Verity Bargate Award e sarà rappresentata al Soho Theatre nel 2022 con la regia di Blanche McIntyre. Attualmente è un membro della BBC Writersroom Drama Room.
18 giugno
18 giugno ore 19.00 Parco Villa Nappi
prima assoluta Michele Ifigenia Colturi / Tyche
Amadriadi
18 giugno | Parco Villa Nappi
Amadriadi – Michele Ifigenia Colturi / Tyche PRIMA ASSOLUTA
coreografia Michele Ifigenia Colturi
performers Enzina Cappelli, Andreyna De la Soledad, Federica D’Aversa
suono Tarek Bouguerra
produzione Aiep Ariella Vidach / Triennale Teatro Milano
Un’evocazione visiva in relazione allo spazio urbano/contemporaneo. La figura delle Amadriadi diventa un espediente per regalare un momento di sospensione allo spettatore. La metamorfosi viene cristallizzata per concedere all’occhio di gioire di questa trasformazione
[…]un torpore pesante
prende i suoi arti, il tenero
petto viene cinto da una
corteccia sottile, i capelli si
dilatano in fronde, le
braccia in rami, il piede
prima tanto veloce si fissa
in salde radici, la cima di
un albero prende il posto
del volto, soltanto il
fulgore rimane in quella.
Michele Ifigenia Colturi, affianca dal 2015 gli studi universitari in lettere moderne a quelli teatrali. Collabora con l’Associazione Kerkis Teatro Antico studiando la possibile rappresentabilità dei testi classici. Frequenta e studia con alcune istituzioni teatrali storiche: Teatro Valdoca, Societas Raffaello Sanzio. Nel 2020 si diploma come danzatore-coreografo presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi con il lavoro “Fisica dell’aspra comunione” di Claudia Castellucci. In questi anni di formazione artistica lavora e studia con diversi coreografi e maestri: Maria Consagra, Alessio Maria Romano, Olivier Dubois, Paola Lattanzi, Emanuela Tagliavia, Ariella Vidach, Silvia Rampelli, Cesc Gelabert. Attualmente lavora come coreografo presso il gruppo Michele Ifigenia/Tyche di cui è membro fondatore,coprodotto da AIEP- Ariella Vidach e ospite in diversi festival come Nao performing, Ipercorpo, Hangartfest,Triennale FOG Milano, Festa Danzante Ticino, Festival Catalysi. Nel maggio 2022 fonda insieme ad altri artisti emergenti l’associazione culturale B-ped, con il fine di promuovere la nuova creazione coreografica e agire sul pubblico e sul territorio attraverso progetti di formazione e promozione culturale come nel caso del festival TeatroLab 2.0 e del progetto Milano Freedom Zone in collaborazione con il Parlamento europeo. Recentemente è stato vincitore del bando coreografico Anghiari DanceHub con il lavoro Cuma.
18 giugno ore 19.30 Giardino Chiesa del SS Sacramento Villa Nappi
prima assoluta
Marianna Moccia e Sara Lupoli
Wood
18 giugno | Giardino della Chiesa SS Sacramento Wood – Marianna Moccia e Sara Lupoli PRIMA ASSOLUTA
coreografia Marianna Moccia, Sara Lupoli performer Maria Anzivino paesaggio sonoro Julia Primicile Carafa costumi Dario Biancullo produzione FUNA con il sostegno di Movimento Danza, Kôrper, Art Garage, Casa del Contemporaneo foto e video Pasquale Ottaiano
Wood è fatto di tre tavole di legno. E’ materia aperta a infinite possibilità di trasformazione.
Corpo è un corpo mortale, fatto di pulsioni e tensione al movimento. Nel tempo sospeso dello spazio scenico, Corpo e Wood si incontrano. L’osservatore assiste al loro dialogo mutevole e oscillatorio, partecipando alle esitazioni e alle frustrazioni che emergono nel tentativo di entrare in relazione. Il viaggio della performance è una metafora della crescita dell’uomo e del suo rapporto con la natura. Natura di cui fa parte, ecosistema che prova a decifrare, da cui scappa, con cui dialoga, che prova a dominare e a cui soccombe per rinascere, nel fluire armonioso del suo tempo. Wood prende per mano lo spettatore e lo accompagna in un viaggio visuale e sonoro dove le scene dondolano sul sottile filo dell’immaginazione e della compartecipazione, evocando suggestioni legate alla complessità dell’essere umano e all’ ostinata ricerca dell’equilibrio.
Marianna Moccia danzatrice, coreografa e performer aerea. Nel 2008 entra a far parte della compagnia Kitonb project. Dal 2012 ad oggi lavora presso la compagnia di danza Körper. Lavora per il Teatro di Napoli con le coreografie di Noa Wertheim per “L’Orestea” di Luca de Fusco. Al Teatro San Carlo di Napoli, danza nell’opera “Aida” di Franco Dragone e nell’ Otello con la regia di Amos Gitai. Nel 2015 performa per la compagnia Fura del Baus, nello spettacolo Afrodita y el Juicio de Paris nel ruolo di Afrodite. Danza al Ravello festival per Emanuel Gat. Dal 2016 lavora con Balletto Civile di Michela Lucenti. Collabora con il Collettivo Poetic Punkers diretto da Natalia Vallebona. E’ co-fondatrice della compagnia FUNA.
Sara Lupoli danzatrice e coreografa nata a Napoli. Studia in Francia presso l’ESDC di Rossella Hightower e nel 2008 entra a far parte del Cannes Jeune Ballet. Dal 2010 al 2013 danza nella compagnia Le Ballet d’Europe. Attualmente collabora con la compagnia Korper, ArtGarage, Casa del Contemporaneo, il Teatro di Napoli, il Theatre des Calanques N+N Corsino e lavora come freelance con artisti quali N. Wertheim, S. Fridman, E. Gat, E. Peake e D. Papaioannou. Nel 2014 costituisce a Marsiglia la compagnia crossmediale PianoBe. Entra a far parte di FUNA nel 2020.
18 giugno ore 20.40 Parco Villa Nappi (itinerante)
prima assoluta
Simone Donati
Cashapona
18 giugno ore 21.30 Teatro della Luna
prima italiana
Nathan Ellis
Work.txt
produzione Marche Teatro
IL CARTELLONE in sintesi
INTEATRO Festival 2023
15_18 GIUGNO
Polverigi
15 giugno ore 19.30 Sala Sommier Villa Nappi
Simone Donati
I Am A Problem
15 giugno ore 20.30 Teatro della Luna
work in progress
Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi
INSEL
coprodotto con Marche Teatro
15 giugno ore 22.00 Teatro della Luna
Masako Matsushita
SCARTO
16 giugno ore 19.00 Parco Villa Nappi Veronica Vagnoni e Mirto Krasaki Leonia
16 giugno ore 19.30 Cortile Villa Nappi Alessandra e Roberta Indolfi Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro.
16 giugno ore 20.00 Sala Sommier
Simone Donati
I Am A Problem
16 giugno ore 21.30 Teatro della Luna
prima assoluta
Nicola Galli
ULTRA
coprodotto con Marche Teatro
17 giugno ore 19.00 Parco Villa Nappi
Annalì Rainoldi
Songs of extinction
17 giugno ore 20.00 Cortile Villa Nappi
CollettivO CineticO
O + < Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo
17 giugno ore 20.40 Parco Villa Nappi (itinerante)
prima assoluta
Simone Donati
Cashapona
17 giugno ore 21.30 Teatro della Luna
prima italiana
Nathan Ellis
Work.txt
produzione Marche Teatro
18 giugno ore 19.00 Parco Villa Nappi
prima assoluta Michele Ifigenia Colturi / Tyche
Amadriadi
18 giugno ore 19.30 Giardino Chiesa del SS Sacramento Villa Nappi
prima assoluta
Marianna Moccia e Sara Lupoli
Wood
18 giugno ore 20.40 Parco Villa Nappi (itinerante)
prima assoluta
Simone Donati
Cashapona
18 giugno ore 21.30 Teatro della Luna
prima italiana
Nathan Ellis
Work.txt
produzione Marche Teatro
Info 07120784222
Biglietteria 071 52525
Nei giorni del festival è attiva anche la biglietteria a Polverigi allo 071 9090007