Riconoscere il ruolo degli “stormchaser” in Italia: la parola a Francesco Gennari
Francesco raccontaci la tua storia
“Vivo a Gradara, un piccolo borgo tra Romagna e Marche. La mia più grande passione nacque da piccolo, quando all’età di 8 anni, vidi per la prima volta in televisione Twister, il film di Jan De Bont sui tornado. Da quel giorno, sapevo cosa avrei voluto fare per tutta la vita. Naturalmente all’inizio fu più per gioco (costruivo dispositivi con le cianfrusaglie, cannocchiali di carta ai miei amici per vedere i tornado, scrivevo ed immaginavo il mio futuro in America, prendevo la videocamera di mio babbo ed uscivo a filmare le nuvole..) Io ci credevo veramente.”



“Così un giorno sono diventato uno StormChaser, un cacciatore di tempeste“
“Mentre portavo avanti i miei studi alla scuola alberghiera per poi aprire una gelateria nel 2012, concentravo i miei studi anche sulla meteorologia e fotografia. Ad agosto, per il compleanno dei miei 22 anni, mi è stata regalata la mia prima reflex professionale. Due mesi dopo, il 23 ottobre 2014, ho fotografato la mia prima tromba marina sulla costa di Rimini. Fu un giorno indimenticabile. Da quell’anno, durante la primavera e l’estate, percorro infiniti chilometri nelle pianure d’Italia, alla ricerca del temporale e del tornado perfetto. Passo nottate intere a scrutare l’orizzonte sul mare, in attesa di immortalare i fulmini e le trombe marine più spettacolari. Ovviamente non è solo fortuna, ma frutto di ore ed ore a studiare meteorologia e fotografia. Ed è grazie allo studio costante che oggi sono in grado di prevedere dove e quando potrebbe
verificarsi un violento temporale, facendomi trovare preparato sul posto.”
Qual’è il tuo sogno
Sensibilizzare le persone e portarle verso l’interessamento e la conoscenza di questi fenomeni estremi allo scopo di aumentare il senso di responsabilità e della sicurezza nel nostro paese. Voglio dedicare il più tempo possibile al raggiungimento di questi obiettivi, continuando a portare una corretta informazione, esponendo il mio materiale di ricerca e documentazione.
Quali sono gli obbiettivi da raggiungere in Italia?
• “Trasmissione in live streaming delle cacce ai tornado; in questo modo, oltre che a fare vedere a chiunque voglia collegarsi queste meraviglie distruttive in diretta, potrà essere utile anche per avvisare le persone nelle vicinanze e fare vedere cosa sta accadendo o cosa accadrà da li a
poco. In America, gli stormchasers possono mettersi in contatto con i media locali (radio, tv) in tempo reale, possono contribuire a fare un vero e proprio reportage di ciò che sta succedendo, creando assieme a loro una vera ancora di salvezza, un sistema collaudato, permettendo di avvertire e fare mettere le persone al sicuro. Non per niente, i cacciatori di tornado sono paragonati a veri e propri eroi, stimati ed amati dalla popolazione per il loro lavoro e coraggio. In Italia, questo sistema non esiste, ciò che possiamo fare è riportare sui nostri social o pagine, in privato. I media si interesseranno solamente ad evento concluso. L’unico modo riconosciuto a livello di legge riguarda la protezione civile, unico ente a poter
diramare le allerte.
• Realizzazione di documentari, come STORMCHASERS in America.
Una vera trasmissione a puntate, dalla preparazione alla scelta del target di caccia, all’’inseguimento vero e proprio. Adrenalina allo stato puro anche per il pubblico, che avranno anche l’occasione di imparare nuove cose ed essere ispirati.
• Progetti nelle scuole;
Assieme ad una maestra di Forlì stiamo organizzando questo progetto, per poi presentarlo ad altre scuole. Laboratori pratici, imparare divertendosi, conoscendo più da vicino questa scienza. D’altronde, io ho cominciato ad 8 anni. Abbiamo già fatto due incontri virtuali durante il Covid, i bambini furono entusiasti. Dalle domande più curiose a tanti disegni.
• Contribuire alla sicurezza delle zone maggiormente esposte a questi fenomeni (veicolare maggiormente le allerte fornite dalla protezione civile, sistemi di pre-allarme, campagne informative, ecc.) potendo fare comprendere alle persone i rischi ed i pericoli dei cambiamenti
climatici nella propria zona.
• Ampliare e modernizzare l’informazione meteorologica nel nostro paese.
Siamo rimasti anni indietro rispetto al resto dei paesi evoluti. Chiunque in Italia può aprirsi un sito internet e fare previsioni meteorologiche.
Non serve nessun tipo di riconoscimento o attestato. Chi ha più soldi si prende la fetta di mercato migliore. Ed era un disastro annunciato già ad inizio anni 2000. Il risultato è una confusione totale. Siamo sommersi da notizie contrastanti, allerte inventate, articoli acchiappa-click e fake news, che vengono poi riportate clamorosamente dai media nazionali senza nessun controllo”.
Dal 2016 hai raggiunto molti successi, frutto del tuo lavoro e hai aperto la “Stormchasing tv
“Si nel 2016 ho vinto il mio primo concorso organizzato dal colonnello Mario Giuliacci. Ad inizio 2023 ho fondato la ‘Stormchasing TV’, il primo canale italiano streaming dedicato ai cacciatori di temporali, appassionati e fotografi di ogni genere; diventando anche il canale ufficiale italiano per lo streaming dello Storm Photo Contest 2023, il concorso fotografico più famoso e rinomato della categoria, dedicato agli stormchasers di tutto il mondo, organizzato da famosi fotografi come Mike Olbinski. Per concludere in bellezza questa esperienza, una delle mie fotografie è stata selezionata tra le 30 migliori del 2022 in tutto il concorso, assieme a migliaia di proposte, candidandomi alla finale del concorso in live il 24 Marzo 2023.