di Stefano Fabrizi
Un incontro piacevole con una persona che colpisce subito per la grande spontaneità e la verve: Alessandra Prosperi. Galeotto del nostro colloquio il comune amico Savino Marè che mi ha segnalato Alessandra come valente scrittrice. Ed eccoci, grazie a zoom, a conoscerla meglio.
Alessandra Prosperi vive nella sua natia Ascoli che ama profondamente ed è la magica cittadina delle internazionali olive… all’ascolana ad essere la scenografia ideale di due suoi romanzi. Il primo “inevitabilmente e, visto il successo, a ruota il secondo La rinascita di una Fenice.
Perché Ascoli? “Perché la conosco e perché mi piaceva che i personaggi delle mie storie potessero anche loro vivere in questa città”.
Quanto c’è di autobiografico? “Alcuni spunti della mia vita inevitabilmente ci sono, ma i miei personaggi vivono una loro storia e di mio hanno solo la fantasia che li ha creati”.

Inevitabilmente di cosa tratta? “Di una donna che si mette in gioco per salvare la sua fabbrica. Io in effetti lavoravo 8 anni fa in una azienda che poi ha chiuso, ma è solo lo spunto iniziale. Il racconto poi ha altre dinamiche dalle mie nella vita reale”.
E il secondo romanzo come nasce? “Nel cassetto ho diverse idee e spunti. Così dopo i lusinghieri apprezzamenti dopo l’uscita del primo, mi sono messa di buon lena per chiudere il secondo racconto. La protagonista è sempre una donna, ma in questo caso sarà lei a combattere per poter risorgere da quanto le è capitato come un’araba fenice”.
Ma quando ha deciso di iniziare a scrivere? “Premetto che fin da piccola ho letto sempre tantissimo e di tutto. Poi, mi piace scrivere… e tanto. Fatto sta che giro con un block notes dove appunto pensieri, idee, riflessioni. Poi quando torno a casa le riverso nel pc. Ma fino a qui un esercizio puramente personale, cosa che fanno in tanti. E come tanti erano destinati a rimanere nel cassetto. Poi, un giorno mentre navigavo per internet mi è capitata la pubblicità di una casa editrice che era disponibile ad accettare opere di scrittori sconosciuti. Mi sono detta: perché non provare? Ed eccomi qua”.
Ma come fa a muoversi tra una famiglia e il suo ormai impegno di scrittrice? “Organizzandomi. Comunque ho un marito e due figli adorabili: metà dell’opera è fatta. Per il resto sfrutto le ore notturne o quelle dell’alba per scrivere… e posso dire che il silenzio aiuta non poco la concentrazione. Poi ci sono giorni che le parole vengono facilmente e altri che si ostinano a rimanere in qualche angolo buio della mente… ma prima o poi le scovo”.
Ed ora una doppia presentazione il 3 marzo? “Sì, ho questo privilegio del quale devo ringraziare il Comune di Ascoli, che mi ha dato il patrocinio, con l’assessore Monia Vallesi e ovviamente il sindaco Marco Fioravanti, che saranno presenti all’evento che si svolgerà appunto il 3 marzo dalle ore 17:30 alla Sala Ceci della Pinacoteca Civica a Piazza Arringo. E tra i presenti ci sarà anche un’altra mia amica, l’onorevole Giorgia Latini. Inoltre, ci saranno alcune piacevoli sorprese”.
E per leggere questi due romanzi? “Niente di più facile: non solo nelle librerie, ma su tutte le piattaforme compresa Amazon. E ci saranno sia il cartaceo che e-book”.
E nel futuro? “Nella pentola a pressione è già in cottura un terzo romanzo…”
