Cineopera, martedì 28 dicembre ore 20.15 al Cinemuse di Ancona la proiezione di Turandot
Prosegue al Ancona la programmazione di Cineopera, la rassegna di proiezioni di opere e balletti provenienti dai teatri più prestigiosi del mondo. Il cartellone è a cura di Marche Teatro in collaborazione con Fondazione Teatro delle Muse, Associazione Palchettisti. Cineopera, prosegue fino ad aprile 2022.

Martedì 28 dicembre alle ore 20.15 al Cinemuse (sala cinema al Ridotto del Teatro delle Muse) sarà proiettata Turandot dal Bregenz Festival, musica di Giacomo Puccini, direttore Paolo Carignani, regia Marco Arturo Marelli, con Mlada Khudoley, Riccardo Massi.
Nessun uomo riuscirà mai a possederla: per preservare la sua indipendenza, la principessa cinese Turandot pone tre enigmi da risolvere ad ogni uomo che la chiede in sposa. Il prezzo del fallimento è la morte. Quando un principe ignoto risolve l’impossibile, Turandot è ancora riluttante. Pur di conquistare l’amore di Turandot, il principe le pone a sua volta un indovinello: sarebbe pronto a sacrificare la sua stessa vita nel caso Turandot riuscisse a svelare la sua vera identità prima dell’alba. Furiosa, Turandot ordina che nessuno dorma: tutti devono cercare di scoprire il suo nome…
L’aria “Nessun Dorma” cantata da Calaf, ha reso la Turandot di Puccini famosa nel mondo. Sul palcoscenico di Bregenz, è interpretata sullo sfondo imponente di un muro a forma di drago sul Lago di Costanza. La scenografia di Marco Arturo Marelli fa uso di simboli del potere cinesi ed è ispirata dall’opera umana più lunga al mondo: la Grande Muraglia Cinese. Il muro di Bregenz è attraversato da squadroni di guerrieri di terracotta, oltre duecento in tutto, alcuni di loro altissimi, altri semi sommersi nell’acqua. Ci sono elementi cinesi anche nella musica. Puccini fu ispirato dai temi musicali cinesi di un carillon donatogli da un suo amico diplomatico. Eppure, per quanto cinese possa apparire la stesura finale dell’opera di Puccini, il soggetto è tratto da una novella persiana e la partitura è in piena regola italiana.
La potente Turandot si contrappone a Liù, che ama il principe Calaf e ne conosce il vero nome, e decide di portare il segreto con sé nella tomba. Il popolo piange la sua morte con la stessa passione con cui aveva in precedenza assistito alle esecuzioni dei pretendenti di Turandot. Artisti del fuoco, danzatori e soldati accompagnano l’entrata di Turandot nel secondo atto. Prima di pronunciare gli enigmi da risolvere, rivela la ragione del suo cuore di ghiaccio: molto tempo prima, una sua antenata era stata violata e uccisa da un uomo crudele e manipolatore. Finalmente però l’amore di Calaf riesce a rompere la maschera dell’antenata di Turandot. Come da desiderio di Puccini, i due diventano umani grazie all’amore e questo amore si impossessa di tutta la scena.
Prezzo del biglietto intero €10, ridotto €8. I ridottI sono per possessori di MARCHE TEATRO Card Oro, MTCard raggiungimento punti, Opera Card e Età under 30 e over 65.
Il programma della rassegna su www.marcheteatro.it