“Numero della Camera” scritto e diretto da Luca Guerini in scena il 23 settembre a Pesaro
Si parla di violenza contro le donne il 23 settembre alle ore 21 presso SportEat in via dell’Acquedotto di Pesaro dove andrà in scena lo spettacolo “Numero della Camera” scritto e diretto da Luca Guerini.
La piece prodotta dalla Realtà teatrale Skenexodia vede protagoniste le attrici Manuela Debartoli, Cecilia Mezzabotta ed Eleonora D’Agostini Ferrari ed ha avuto il patrocinio della FIDAPA di Pesaro.
La storia si svolge sulle rive del lago Champlain situato tra Canada e Stati Uniti, dove si racconta che viva un leggendario mostro preistorico. Il vero mostro però risponde al nome di Paul Ridge e vive nel paesino limitrofo al lago. Le protagoniste della vicenda sono tre donne ( due sorelle e la cugina) che entreranno in relazione con quest’uomo pericoloso.

“Il mio personaggio Janet – racconta Manuela Debartoli – è alquanto subdolo, fortemente frustrato per la sua vita andata un po’ a male “per la debolezza di amare un uomo vigliacco , egoista e traditore” . Ma Janet è anche scaltra e bugiarda nei confronti delle due rivali d’amore, pur di tenere per sé un po’ di quell’amore bugiardo. Per riuscire ad indossare quei panni, ho lavorato molto sulla rabbia repressa , i rancori vissuti mi hanno aiutato a rendere più credibile il dialogo con questo mezzo uomo” .

“Corinne – spiega Eleonora D’Agostini Ferrari – è, invece, una donna molto complessa e soprattutto fiera. È perennemente in lotta con la sorella, continuamente in conflitto anche con se stessa nel tentativo (a volte vano) di sembrare forte, indipendente e superiore. L’unico metodo che ho trovato per cercare di impersonarla al meglio è stato cercare di capirla, comprendere perché avrebbe dovuto comportarsi in un certo modo e cercare una sorta di ponte empatico tra me e lei.”

Cecilia Mezzabotta, infine, interpreta Vivienne. “Una giovane ragazza francese che si è trasferita in Nord America, dalle cugine.- dichiara l’attrice- È alla ricerca di sé stessa, delle sue origini. Questa ricerca è anche un’ossessione e porta il personaggio a vivere la sua fragilità tra conversazioni accese tra cugine e comportamenti al limite della stabilità mentale. Mi sono ispirata ai tipici comportamenti adolescenziali che alternano tratti trasognanti o spensierati, ad altri irrequieti..”

“Ritengo che abbiamo il dovere morale di affrontare questi argomenti – dichiara il regista/autore Guerini – perché purtroppo le pagine di cronaca sono piene di notizie di questo genere. Ho voluto affrontare l’argomento in una maniera nuova senza mostrare al pubblico la violenza, ma raccontarla in una maniera leggera per quanto possibile, che possa dare adito a riflessioni. Il teatro ha questo compito: tutti dovremmo uscire migliori rispetto a quando siamo entrati”.
Si può prenotare al 3311688812 (solo whp) oppure sul sito www.liveticket.it/skenexodia anche con Carta Docenti e 18app.